Per Roy Keane, l'attaccante del Man City Haaland non è altro che un "bambino viziato"

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Per Roy Keane, l'attaccante del Man City Haaland non è altro che un "bambino viziato"

L'ex centrocampista del Manchester United e della Repubblica d'Irlanda Roy Keane
L'ex centrocampista del Manchester United e della Repubblica d'Irlanda Roy KeaneAFP
L'ex stella del Manchester United ha definito così il norvegese

Roy Keane ha criticato Erling Haaland in diverse occasioni in questa stagione e ha riacceso la faida con la sua famiglia dopo la vittoria del Manchester City per 5-1 contro i Wolves sabato scorso.

Il norvegese ha segnato quattro volte in questo match e i suoi si sono portati a un punto dall'Arsenal, leader della Premier League, con una partita in meno. 

Ma il 23enne è apparso frustrato quando è stato sostituito da Pep Guardiola nelle fasi finali all'Etihad Stadium. Il tecnico spagnolo ha poi dichiarato che l'attaccante era infastidito dall'arbitraggio della partita, ma Keane si è affrettato a criticare l'attaccante.

L'attaccante norvegese del Manchester City Erling Haaland ha segnato quattro gol contro i Wolves
L'attaccante norvegese del Manchester City Erling Haaland ha segnato quattro gol contro i WolvesAFP

"Penso che ieri abbiamo visto Haaland uscire non troppo contento, comportandosi come un bambino viziato", ha detto Keane a Sky Sports, per poi continuare: "Ma visto che vincono la partita e lui fa gol, la cosa viene quasi dimenticata".

L'irlandese aveva già criticato il gioco generale di Haaland, definendolo un giocatore da "League Two", cosa che ha spinto l'ex stella del Borussia Dortmund a rispondere dopo la partita con i Wolves: "Non mi interessa molto di quell'uomo, quindi va bene così".

Va ricordato che lo stesso Keane fu tristemente espulso per un fallo brutale sul padre di Haaland, Alfie, che giocava per il Manchester City, durante un derby contro lo United nel 2001. 

Alfie fece solo una manciata di presenze prima di doversi ritirare a soli 30 anni, anche se in seguito fu dichiarato che l'infortunio causato dal tackle di Keane non era la causa diretta. A tal proposito Keane ha ammesso nella sua autobiografia che il suo fallo era stato premeditato a causa di un precedente fallo subito dall'irlandese in un altro derby.