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Zaccheroni in lieve miglioramento, il tecnico resta in prognosi riservata

Alberto Zaccheroni
Alberto ZaccheroniProfimedia
Il sindaco di Cesenatico ha spiegato: "Dopo lo spavento sembra andare meglio".

È sempre ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione all'Ospedale Bufalini di Cesena l'allenatore romagnolo Alberto Zaccheroni dove, a quanto si è appreso, le sue condizioni vengono definite stazionarie ma in miglioramento dopo il forte trauma cranico riportato nel tardo pomeriggio di venerdì, a seguito di una caduta all'interno della sua casa a Cesenatico.

In Ospedale al tecnico 69enne - vincitore dello scudetto alla guida del Milan nella stagione 1998-1999 - sono state praticate le misure utili a drenare l'ematoma cranico venutosi a creare dopo avere sbattuto violentemente la testa a terra. Soccorso dai sanitari del 118, non è chiaro se la caduta in casa, dove si trovavano anche i familiari che hanno chiamato i medici, sia la conseguenza di un precedente malore. "Sono riuscito a parlare via messaggio con il figlio Luca - racconta il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli - e mi ha confermato quello che più o meno già sapete tutti: che è stabile e che le condizioni sembrano in recupero. Dopo lo spavento - aggiunge - le cose dovrebbero andare per il meglio in questo momento. C'è stato uno scambio veloce di messaggi in cui ho fatto gli auguri di pronta guarigione e un saluto da parte di tutta la città". Zaccheroni, argomenta ancora il primo cittadino romagnolo, "è molto amato a Cesenatico, al di là degli aspetti sportivi. Lo si vede passeggiare e camminare durante la settimana, lo incontrano in tanti. Non è una persona distante rispetto alla comunità - prosegue Gozzoli - è sempre presente: è molto conosciuto, apprezzato. In tanti si fermano con lui a parlare non solo di calcio ma anche di altre cose - chiosa -: c'è un forte legame".

corso della sua carriera il mister, oltre ad avere guidato il Milan alla conquista del campionato ha allenato, tra le altre, anche Venezia, Bologna, Udinese, Lazio, Inter, Torino e Juventus e la Nazionale del Giappone condotta alla conquista della Coppa d'Asia nel 2011.