Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Vialli, il gentleman del gol: la parentesi inglese di una sfavillante carriera

Vialli, il gentleman del gol: la parentesi inglese di una sfavillante carriera
Vialli, il gentleman del gol: la parentesi inglese di una sfavillante carrieraProfimedia
La morte di Gianluca Vialli ha privato il calcio italiano di una figura iconica della sua epoca d'oro, un centravanti potente ma anche intelligente che ha vinto quasi tutto ed è stato uno dei primi grandi giocatori stranieri ad approdare nella Premier League inglese.

Gianluca Vialli, che ha lottato contro il cancro al pancreas dal 2017 prima di soccombere a quello che lui stesso ha definito "un ospite indesiderato" all'età di 58 anni, è stato l'archetipo del "signore" italiano, un gentiluomo ben vestito prestato al mondo del calcio.

Figlio di un milionario che si è fatto da sé, Vialli è cresciuto in un castello di 60 stanze nella natia Cremona. Il suo stile di gioco offensivo sembra quasi smentire la sua educazione agiata e lo porta a raggiungere i massimi livelli a livello di club.

DA GENTILUOMO ITALIANO A GENTLEMAN: LONDON CALLING

Vialli è stato uno dei primi giocatori di spicco a lasciare un club in trasferimento libero grazie alla sentenza Bosman, lasciando la Juventus dopo la vittoria della Champions League nel 1996 per unirsi al collega Ruud Gullit, ex stella della Serie A, nel Chelsea.

All'epoca 31enne, Vialli faceva parte della prima ondata di stelle straniere che di lì a poco avrebbero invaso la Premier League e, insieme ai connazionali Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola trasformò il Chelsea in una squadra ricca di trofei e titoli dopo una lunga assenza di argenteria.

"Era un club che aveva progetti entusiasmanti... anche se questo avveniva prima di Roman Abramovich. All'interno del club c'era già l'idea di vincere il campionato", ha dichiarato Vialli nel 2016. "Gullit era lì e io avevo la possibilità di vivere a Londra. Mettete tutto insieme e non avrei potuto dire di no".

Nel 1997 ha aiutato il Chelsea a conquistare la FA Cup, il primo riconoscimento importante del club in 26 anni, e l'anno successivo ha vinto la Coppa di Lega e la Coppa delle Coppe dopo aver preso il posto di Gullit, che era stato licenziato, come manager dei giocatori.

Nella sua ultima stagione da giocatore ha guidato il Chelsea in una sfida per il titolo che è sfumata solo alla fine di aprile, e nel 2000 ha vinto una seconda FA Cup prima di essere sostituito da Claudio Ranieri nella stagione successiva.

Dopo una breve parentesi al Watford, Vialli ha deciso di lasciare il calcio per diventare opinionista alla TV italiana. "Mi sono reso conto che c'erano cose più divertenti e meno stressanti da fare che fare l'allenatore", ha detto. "Poi mi sono sposato, prima di allora ero sposato con il calcio".

Tuttavia ha mantenuto un forte legame con il Chelsea e ha vissuto a Londra con la sua famiglia fino alla sua morte.