Verso Napoli-Juventus: la reazione azzurra contro la Sampdoria è da grande squadra

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Verso Napoli-Juventus: la reazione azzurra contro la Sampdoria è da grande squadra

Verso Napoli-Juventus: la reazione azzurra contro la Sampdoria è da grande squadra
Verso Napoli-Juventus: la reazione azzurra contro la Sampdoria è da grande squadraAFP
La vittoria sui blucerchiati ha confermato, qualora ce ne fosse davvero bisogno, che il primo posto in classifica non è frutto del caso, bensì della consapevolezza che la squadra di Luciano Spalletti ha dimostrato di avere nei propri mezzi. Anche dopo l'errore dal dischetto di Politano, gli azzurri non si sono disuniti, riuscendo a imporre la propria superiorità tecnico-tattica.

Non era semplice riuscire a reagire subito, anche perché, per stessa ammissione di Luciano Spalletti, né lui né i suoi ragazzi non avevano digerito il passo falso rimediato a San Siro contro l'Inter (1-0).

E non tanto per la sostanza, quanto per la forma: "Ci può stare di perdere una partita, perché il nostro campionato è positivo finora, ma ci girano le scatole e debbono girarci, perché non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare e non vogliamo accontentarci di quella che è la classifica e il vantaggio che siamo riusciti a porre fra noi e le altre squadre, vogliamo andare a giocare le partite anche quelle difficili contro squadre allestite con attenzione per vincere lo scudetto con la stessa voglia con cui abbiamo giocato tutte le altre gare, con la stessa determinazione per fare risultato pieno, stavolta non l’abbiamo fatto".

La stessa voglia e la stessa determinazione che si sono viste a Marassi, dove sotto la pioggia battente, le cose erano pure cominciate male con l'errore dal dischetto di Matteo Politano. La capolista, però, non ha mai perso il filo del discorso, cosciente di quanto fatto sinora e che il primo posto in classifica nulla ha a che vedere con il caso.

Ed è stata proprio la consapevolezza nei propri mezzi a permettere agli azzurri di continuare a macinare gioco, impedendo alla Sampdoria di entrare pericolosamente in partita. Ha, infatti, ragione il tecnico toscano quando assicura di aver "visto una squadra molto matura, che ha saputo ragionare in una gara che poteva diventare complicata per tanti motivi".

E, invece, grazie alla mentalità forgiata negli ultimi mesi, ma anche e soprattutto al gioco, quello che è mancato a Milano, i suoi uomini "hanno usato la testa, sono rimasti sempre sul pezzo e la gara non è mai stata in discussione".

A questo punto, però, non ci sono più scuse, perché venerdì prossimo Victor Osimhen e compagni hanno la possibilità di dimostrare che quello contro l'Inter è stato un semplice incidente di percorso e che la fiducia nei propri mezzi della squadra non è stata scalfita. Sarà proprio l'attaccante nigeriano, già in doppia cifra di gol in campionato, a guidare gli azzurri contro la squadra, risultati alla mano, più in forma del campionato.

Alla fine dell'incontro di Marassi, il centravanti africano ha incassato con orgoglio i complimenti ricevuti dal proprio allenatore ("ha un modo di stare in campo per cui si prende molte responsabilità, è diventato forte soprattutto per i comportamenti esemplari che ha"), ma ha confermato di aver raggiunto, anche fuori dal campo, quella maturità che lo aiuterà a fare il definitivo salto di qualità come uomo squadra e leader dello spogliatoio. Le sue parole a fine gara sono il segnale evidente che qualcosa ha fatto clic nella sua testa: “Ringrazio Spalletti per le belle parole. Mi sento un leader, ma tutti dobbiamo parlare e contribuire alla squadra. Venerdì contro la Juve sarà una partita importante contro una grande squadra. Ora torniamo e poi ci alleneremo per venerdì. La cosa più importante è che ognuno può fare la differenza”.