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Wimbledon, è il giorno di Djokovic, lo specialista: "Tempi di recupero ok, potrebbe non essere al 100%"

Marco Romandini
Novak Djokovic
Novak DjokovicAFP
Il serbo torna dall'operazione al menisco effettuata a giugno. Dubbi sulla sua forma fisica, ma secondo lo specialista Dr. Ochiai, certificato dall'American Board of Orthopaedic Surgeons della Virginia, i tempi sono giusti anche se non potrebbe non essere al 100%.

Questo pomeriggio è atteso a Wilmbledon il debutto di Novak Djokovic, che tornerà dopo l'operazione al ginocchio. Ad attenderlo c'è il ceco Vit Kopriva. Il n.2 ATP darà la caccia a 37 anni al suo ottavo trofeo sull'erba più prestigiosa del circuito, un risultato che lo porterebbe a eguagliare il record di Roger Federer.

Dopo essersi infortunato al quarto turno del Roland Garros, Djokovic si è ritirato dai quarti di finale del torneo parigino prima di sottoporsi a un intervento chirurgico all'inizio di giugno.

L'obiettivo è conquistare il primo trofeo del 2024 dopo aver vinto tre dei quattro Grandi Slam l'anno precedente. A mancare è stato proprio Wimbledon, con la sconfitta in finale in cinque set contro Carlos Alcaraz. Proprio lo spagnolo e Jannik Sinner che l'ha spodestato in cima alla classifica ATP saranno i suoi rivali più agguerriti.

Ai microfoni dei giornalisti è apparso fiducioso sulla sua forma fisica, ma potrà essere competitivo dopo un rietro così rapido in seguito all'operazione?

Per saperne di più abbiamo chiesto a uno specialista in materia, il Dr. Derek Ochiai, certificato dall'American Board of Orthopaedic Surgeons della Virginia e specializzato in medicina dello sport e lesioni agli arti superiori e inferiori, tra cui artroscopia dell'anca, del ginocchio e della spalla. 

Buongiorno Dr. Ochiai, quanto tempo richiede in genere il recupero da un intervento come quello effettuato da Djokovic, vista anche la sua età?

Supponendo che sia stato sottoposto a una meniscectomia parziale (e vista la rapidità con cui gli è stato permesso di tornare ad allenarsi, è un'ipotesi sicura) il recupero completo può essere rapido, anche di 4-6 settimane. A differenza di una riparazione meniscale (in cui il menisco viene rimesso insieme e la guarigione può durare 4-6 mesi o più).

Considerando il periodo di riabilitazione e l'allenamento necessario, Djokovic sarà in grado di essere competitivo a Wimbledon per cercare di vincere il suo ottavo trofeo qui?

Alcuni atleti professionisti possono tornare in campo entro due settimane da un intervento chirurgico di questo tipo, quindi penso che probabilmente sarà in grado di giocare. Tuttavia, potrebbe non essere al 100%.

Quanto la superficie erbosa, in questo caso quella particolare di Wimbledon, può essere un problema per alcuni movimenti dopo l'intervento?

Per questo tipo di recupero chirurgico, l'erba è probabilmente preferibile alla terra battuta, poiché i punti si concludono di solito più rapidamente, quindi si ha meno sollecitazione prolungata.

C'è il rischio di una nuova lesione in questo caso? E un nuovo infortunio al ginocchio potrebbe compromettere seriamente il resto della sua carriera a questa età?

Se il menisco lacerato è stato adeguatamente rimosso, il rischio di un nuovo infortunio è minimo. Il "rientro precipitoso” non dovrebbe influire in modo specifico sul recupero del ginocchio. Se non è vicino al suo picco, il rischio di infortuni è complessivamente maggiore (ma non per il ginocchio in particolare).

L'intervento può essere limitante per i numerosi movimenti che il gioco veloce su erba richiede? E c'è una differenza di sollecitazione tra movimenti laterali e quelli in avanti per il serve&volley?

Di solito non ci sono limitazioni dopo il recupero. Il ginocchio è più sollecitato sui movimenti laterali.

Andy Murray, invece, dopo l'intervento chirurgico alla schiena necessario per rimuovere una cisti che comprime il nervo della gamba destra, ha deciso di dare forfait per il singolare. Come funziona il recupero in questo caso? 

Il dolore dovuto alla compressione del nervo di solito si attenua piuttosto rapidamente dopo questo tipo di intervento. Tuttavia, la debolezza che ne deriva può richiedere settimane o mesi per recuperare completamente ed evidentemente nel caso del tennista britannico questo è stato determinante.