Us Open: Alcaraz esce clamorosamente di scena al secondo turno
Carlos Alcaraz, attualmente numero tre del mondo, è stato irriconoscibile sia nel tennis che nell'atteggiamento cedendo sorprendentemenre sotto i colpi di un Botic Van de Zandschulp in forma 6-1, 7-5, 6-4, tra lo stupore delle migliaia di spettatori presenti sul campo centrale di Flushing Meadows.
Lo spagnolo era reduce da una striscia di 15 vittorie di fila nei tornei del Grande Slam e puntava a diventare il terzo giocatore a vincere consecutivamente Roland Garros, Wimbledon e US Open, sulla scia del suo idolo, Rafael Nadal (2010), e del leggendario Rod Laver (1969).
La striscia, però, è finita in pezzi in una notte fatale in cui è stato completamente in balia di Van de Zandschulp, un giocatore senza titoli ATP e con i quarti di finale degli US Open nel 2021 come miglior risultato nei tornei del Grande Slam.
"Ho accumulato molta fiducia dall'ultimo match, in cui ho giocato in modo molto solido, e oggi fin dal primo colpo ho pensato di avere una possibilità", ha detto Van de Zandschulp dopo aver giocato la migliore partita della sua carriera.
A 21 anni, Alcaraz vantava un'affidabilità a prova di bomba nei tornei del Grande Slam, con nove tornei consecutivi in cui ha raggiunto almeno gli ottavi.
L'ultima volta che il giocatore di El Palmar si è congedato al secondo turno di un torneo importante è stato a Wimbledon nel 2021 e gli US Open, inoltree, erano un palcoscenico molto speciale, dove nel 2022 ha vinto il suo primo torneo del Grande Slam diventando il più giovane numero uno della storia.
Ma questa volta Flushing Meadows non lo ha aiutato a riprendersi dagli strascichi emotivi delle sue recenti delusioni come quelle incassate alle Olimpiadi di Parigi.
In coppia con Nadal, infatti, Alcaraz ha mancato il podio nel doppio olimpico per poi perdere la finale del singolare contro Novak Djokovic.
Dopo Parigi, Alcaraz è stato eliminato al suo debutto al Masters 1000 di Cincinnati e per la prima volta è stato visto rompere una racchetta per la rabbia.
Prestazione irriconoscibile
Alcaraz ha ceduto il primo set in soli 31 minuti, durante i quali non ha messo a segno un solo colpo vincente contro un Van de Zandschulp molto sicuro sia al servizio che alla risposta.
Nel secondo set, lo spagnolo ha recuperato le sue sensazioni e, dopo diversi punti brillanti, ha lasciato apparire un sorriso sul suo volto.
Il pubblico era pronto ad assistere alla rimonta di uno dei suoi giocatori preferiti, ma il gioco di Alcaraz era ancora offuscato e Van de Zandschulp manteneva la sua enorme efficienza.
Con un doppio fallo, il primo della partita, Alcaraz ha concesso all'olandese il break decisivo per aggiudicarsi il secondo set.
Alcaraz è stato, così, costretto a rimontare due set di svantaggio sapendo di non esserci mai riuscito e di aver fallito i primi sette tentativi.
Lo spagnolo ci ha provato, con punti che hanno risvegliato i tifosi sugli spalti, ma si sono rivelati insufficienti per cambiare la dinamica dell'incontro.
Van de Zandschulp ha, invecem mantenuto i nervi saldi e l'efficienza per provocare un terremoto nell'ultimo Grande Slam della stagione, dove Novak Djokovic e Jannik Sinner restano i grandi favoriti per la vittoria.
"Non sono abbastanza forte mentalmente"
"Non sono abbastanza forte mentalmente, non sono stato in grado di reagire di fronte a certi problemi", ha dichiarato Carlos Alcaraz dopo la sconfitta
Come si è sentito questa sera?
"Prima di tutto vorrei dire che Botic ha giocato molto bene. Mi aspettavo che mi concedesse più punti gratuiti e questo mi ha confuso. Non sono stato in grado di alzare il mio livello di gioco. Sono rimasto allo stesso livello per tutto l'incontro, ma non è stato sufficiente per vincere o per darmi una possibilità di rimonta. Non avevo un buon feeling con la palla e ho commesso molti errori. Quando ho provato a rientrare era troppo tardi".
Ha giocato molto in questa stagione. Hai esaurito le energie?
"Forse. Il calendario tennistico è fitto di impegni. Ho giocato molto di recente con il Roland-Garros (successo), Wimbledon (successo), le Olimpiadi (secondo posto)... Mi sono preso una pausa dopo i Giochi e ho pensato che fosse sufficiente. Ma probabilmente non lo è stato, forse non avevo così tanta energia come avevo immaginato. Ma non voglio usarlo come scusa. Forse sono una persona che ha bisogno di più riposo prima dei grandi tornei, ci penserò e imparerò da questo".
Quali emozioni ha provato durante il match?
"È stata una battaglia contro me stesso, nella mia mente. Nel tennis ti scontri con qualcuno che vuole vincere quanto te, quindi devi mantenere la calma, la lucidità e fare le scelte giuste. Oggi ho giocato contro me stesso, avevo molte emozioni che non riuscivo a controllare. Ho avuto alti e bassi, è stata una montagna russa. Devo migliorare in questo senso".
Come si colloca questa prestazione nel mezzo di una stagione ricca di successi?
"Sento che invece di fare un passo avanti ne ho fatto uno indietro. E non capisco perché. Vengo da una stagione favolosa, con le vittorie al Roland Garros e a Wimbledon, e pensavo di aver capito che per ottenere grandi cose bisogna essere mentalmente forti. Ma in questo tour non sono abbastanza forte mentalmente e non sono stato in grado di reagire di fronte a certi problemi".