Open Miami: Sinner batte O'Connell in due set e raggiunge i quarti dove affronterà Machac
Fatica un po' Sinner, ma ne esce da grande campione contro l'australiano O'Connell e si qualifica ai quarti dove affronterà Tomas Machac, che nel pomeriggio ha eliminato Arnaldi. L'altoatesino chiude il match, particolarmente complicato nel primo set, con il punteggio di 6-4 6-3.
Inizia malissimo l'azzurro con due errori di dritto e una bella risposta di O'Connell che si procura tre palle break già nel primo game. L'altoatesino è bravo ad annullarle ma poi un passante dell'australiano e un doppio fallo regalano il break. O'Connell non traballa, sfrutta altri errori di Sinner e conferma il vantaggio portandosi 2-0. Nel quarto gioco l'italiano si procura una palla break, ma una smorzata deviata dal nastro e una stecca consentono il 3-1.
Sono solo le prove generali perché di gioco in gioco l'azzurro cresce, riduce gli errori e si fa sempre più aggressivo. E sul 4-3 per O'Connell arriva il break: Sinner si porta 15-40, poi trova la riga con un rovescio incrociato su un attacco troppo prevedibile e pareggia i conti: 4-4. L'australiano prova a reagire subito e manda il gioco successivo ai vantaggi, ma Sinner resta concentrato e fa 5-4, poi piazza il break nel momento decisivo, spuntandola ai vantaggi con un rovescio incrociato e un dritto lungo dell'australiano: 6-4.
O'Connell accusa il colpo: dopo essersi trovato per buona parte del periodo di gioco in vantaggio, si è visto sfilare sotto gli occhi il set. E Sinner ne approfitta: prima vince il gioco in apertura, poi strappa il servizio all'avversario. Con la partita ormai in pugno, la tensione scende e l'altoatesino trova anche il tempo di scherzare con l'angolo per una battuta di O'Connell finita sulle parti basse del fisioterapista. Aumenta all'improvviso invece sulle gradinate per un malore tra il pubblico, e il gioco viene sospeso per dieci minuti per permettere l'assistenza dei sanitari.
Alla ripresa però l'inerzia dell'incontro non cambia. I giochi scivolano veloci fino al 5-2, cioè quando l'azzurro prova a impensierire l'australiano per chiudere l'incontro, ma alla fine non riesce a sfruttare il match point. Poco male perché nel gioco successivo Sinner si porta 40-0, sbaglia il secondo match point della giornata ma non il terzo, e chiude 6-4 6-3.