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Sinner positivo all'antidoping a Indian Wells: il tribunale indipendente lo scagiona

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Jannik Sinner
Jannik SinnerDYLAN BUELL/GETTY IMAGES NORTH AMERICA/Getty Images via AFP
Dopo un controllo nel corso del torneo andato in scena lo scorso marzo, l'azzurro era risultato positivo a un farmaco vietato. L'indagine indipendente ha salvato l'altoatesino, che però è stato punito in modo parziale.

Lo scorso marzo, durante il Masters 1000 di Indian Wells, l'attuale numero uno del mondo Jannik Sinner aveva fornito un campione che conteneva la presenza di un metabolita del clostebol a bassi livelli. Un ulteriore campione, condotto fuori gara otto giorni dopo, è risultato positivo allo stesso metabolita, sempre a bassi livelli.   

In seguito Sinner aveva fatto ricorso con successo contro la sospensione provvisoria e quindi ha potuto continuare a giocare, e adesso continuerà a farlo.

Solamente oggi la questione è stata resa pubblica, scagionando l'azzurro da ogni accusa di doping: un tribunale indipendente convocato da Sport Resolutions lo scorso 15 agosto ha stabilito che il tennista italiano non ha alcuna colpa o negligenza per le due violazioni.

Questa decisione è soggetta ad appello da parte della WADA e dell'Agenzia Antidoping Italiana (NADO Italia). L'ITIA non presenterà appello contro questa decisione

Il giocatore ha spiegato che la sostanza era entrata nel suo sistema a causa della contaminazione da parte di un membro del team che stava applicando uno spray da banco (disponibile in Italia) contenente clostebol sulla propria pelle per curare una piccola ferita.

Quel membro del team di supporto ha applicato lo spray tra il 5 e il 13 marzo, periodo durante il quale ha anche fornito massaggi giornalieri e terapia sportiva a Sinner, con conseguente contaminazione transdermica inconsapevole. 

"Rispetto per antidoping"

"Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato": così Jannik Sinner commenta la vicenda di positività al doping che lo ha coinvolto ad aprile. "Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell'Itia", ha detto il n.1 del tennis mondiale, sottolineando di avere "una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità" alle regole.

Il clostebol è un agente anabolizzante proibito che fa parte della lista delle sostanze proibite della World Anti-Doping Agency (WADA). La notizia ha suscitato diverse reazioni, soprattutto nel mondo del tennis. L'Atp si è schierata con l'azzurro, mentre il tennista australiano Nick Kyrgios ha attacco l'altoatesino: "Dovresti stare via per due anni".

Le sanzioni

Tuttavia, in linea con il Codice mondiale anti-doping e il programma antidoping del tennis, i risultati di Sinner, il premio in denaro e i punti (400) dell'evento ATP Masters 1000 di Indian Wells, dove il giocatore è risultato positivo al clostebol in gara, vengono tolti per squalifica.