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Indian Wells: Sinner soffre ma batte Shelton in due set, ai quarti se la vedrà con Lehecka

ANSA - Giulia Polidoro
Aggiornato
Jannik Sinner
Jannik SinnerAFP
L'azzurro si è imposto con il punteggio di 7-6, 6-1.

Ancora una vittoria per Jannik Sinner.

L'italiano, numero 3 al mondo, ha liquidato in due set l'americano Ben Shelton, numero 16 del ranking, qualificandosi per i quarti di finale del torneo Atp 1000 di Indian Wells. 

L'altoatesino si è imposto con il punteggio di 7-6 (4), 6-1 dopo un'ora e 38 minuti di gioco.

All'inizio, la sfida si è rivelata particolarmente complessa e in bilico, ma dopo un primo set durato un'ora e nove minuti, per Sinner è stato tutto più semplice, contro uno Shelton che ha lottato solo fino al tie break e poi si è arreso all'avversario più forte.

L'azzurro è salito così a quota 18 vittorie consecutive, mettendo nel mirino la striscia di 20 successi di fila di Daniil Medvedev. 

Ai quarti di finale se la vedrà contro Jiri Lehecka, che, invece, ha battuto il greco Stefanos Tsitsipas.

"Se non miglioro non sono contento" 

"Anche oggi ci siamo parlati con Cahill prima di entrare in campo, abbiamo preparato la partita, però ci siamo domandati come faccio a diventare un giocatore migliore. Se oggi vinco e gioco uguale all'anno scorso non sono contento".

Jannik Sinner commenta così la vittoria agli ottavi del torneo di Indian Wells contro lo statunitense Ben Shelton. Contro avversari così forti "devi giocare sempre aggressivo. La pressione c'è sempre, le aspettative mie su me stesso ci sono sempre. Mi sento preparato fisicamente, tennisticamente, mentalmente, poi il risultato è un aspetto piccolo di un lavoro grande che c'è dietro - ha spiegato l'italiano".

"Non do mai niente per scontato. In ogni torneo, in ogni partita, cerchi di dare il meglio, di restare mentalmente concentrato. Ogni giorno poi hai di fronte un avversario diverso, oggi ne avevo uno come Shelton che serve incredibilmente bene ed è anche mancino", ha aggiunto.

"Quando sei giovane è più facile migliorarsi. Cresci tanto fisicamente, lavori molto in palestra, diventi più forte e puoi servire più veloce per un periodo di tempo più lungo - ha detto - Ho ancora 22 anni, ne compirò 23 (ad agosto) e spero di poter ancora migliorare il servizio finché non diventerà un colpo solido. Sento che lentamente ci sto arrivando. Non è solo una questione di velocità, ma di poter scegliere come servire, se tirare al corpo, giocare kick o slice. Ma per raggiungere quel punto, devi capire cosa funziona meglio. L'anno scorso ho cambiato il movimento del servizio a metà della stagione, c'è tanto lavoro dietro".

Il campione di Sesto Pusteria si è toccato spesso il gomito nel corso della partita con Shelton ma ha rassicurato tutti: "Quando il tuo avversario serve sempre forte, qualche volta non prendi bene la palla, hai tante vibrazioni dalla racchetta nel braccio. Poi qui le palline qui dopo un po' diventano pesanti e un po' lo senti. Ma sto bene", ha concluso.

Gli altri italiani

Altri due gli italiani in campo nella notte.

Nel doppio, la coppia formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori si è imposta ai quarti di finale contro gli americani Nathaniel Lammons e Jackson Withrow con lo stesso punteggio di Sinner contro Shelton: 7-6 (4), 6-1.

I due azzurri sono approdati così alle semifinali, dove affronteranno la coppia composta dallo spagnolo Marcel Granollers e l'argentino Horacio Zeballos.