Andy Murray ha saltato il singolare nella sua ultima apparizione a Wimbledon dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di una cisti spinale a fine giugno. Alle Olimpiadi, tuttavia, è iscritto al singolare e al doppio, insieme a Dan Evans, a Parigi.
Il 37enne dovrà però decidere se giocare nel singolare prima del sorteggio di oggi, anche se questa sembra essere un'eventualità poco probabile: "Devo prendere questa decisione... Ma non credo che giocherò il singolare. Ovviamente, io e Dan ci siamo impegnati l'uno con l'altro a dare la priorità a questa scelta", ha detto lo scozzese ai media britannici.
Poi, Murray ha insistito: "Da quando siamo qui, ci siamo allenati e abbiamo giocato i set di doppio. Questo dà alla squadra e a noi la migliore opportunità di vincere una medaglia. La mia schiena non è ancora perfetta e la possibilità di giocare due partite al giorno non è di certo la migliore".
Lo scozzese ha vinto l'oro in singolare a Londra 2012, battendo in finale Roger Federer, e ha difeso con successo il suo titolo a Rio quattro anni dopo, sconfiggendo Juan Martin del Potro. A Londra ha anche vinto un argento nel doppio misto in coppia con Laura Robson.
Il tre volte vincitore del Grande Slam ha dichiarato martedì che si ritirerà dopo i Giochi di Parigi, dove il torneo di tennis si svolgerà dal 27 luglio al 4 agosto al Roland Garros. Murray, che ha rilanciato la sua carriera dopo essersi sottoposto a un intervento di protesi d'anca nel 2019, ha dichiarato che era il momento giusto per ritirarsi.
"Non mi sentivo così qualche mese fa, quando pensavo che questo fosse il momento in cui avrei smesso. Non lo volevo davvero, mentre ora lo voglio e so che è il momento giusto per me", ha concluso.
In mattinata è arrivata la conferma tramite Sky Sport Uk del fatto che lo scozzese, alla fine, giocherà solo il doppio, ponendo così fine alla sua carriera da tennista in singolare.