Roland Garros, Swiatek e Gauff contro i match notturni: "Giocare a questi orari è un problema"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Roland Garros, Swiatek e Gauff contro i match notturni: "Giocare a questi orari è un problema"

Iga Swiatek
Iga SwiatekDIMITAR DILKOFF - AFP
La polemica dopo il caso di Musetti-Djokovic finita alle 3. L'americana: "Credo, in generale, che i giocatori dovrebbero essere maggiormente ascoltati, perché alla fine il prodotto siamo noi".

"Giocare a questi orari è un problema, perché poi il lavoro non finisce al match-point. Ci sono altri impegni a cui non possiamo sottrarci e finisce che per addormentarci ci vogliono altre 4-5 ore".

Le maratone in notturna sulla terra del Roland Garros non piacciono ai tennisti: in particolare, dopo Musetti-Djokovic terminata dopo e tre del mattino, è la stessa n.1 al mondo, Iga Swiatek a rimarcare il problema.

 "Non so quanti tifosi si possano fermare fino a quelle ore. Non dipende da noi e dobbiamo accettare quello che accade, ma non è semplice da gestire. Nole? Immagino si farà trovare pronto per il prossimo match, con tutta l'esperienza che ha sa come gestirsi anche in questi casi" ha aggiunto la polacca dopo il doppio 6-0 inflitto alla malcapitata di turno, la russa Potapova.

"Finire di giocare alle 3 significa andare a dormire alle 7-8 del mattino - dice Coco Gauff, che vola ai quarti dopo aver eliminato l'azzurra Elisabetta Cocciaretto -. Questo non è sano. Capisco che per gli organizzatori è complicato gestire casi come questo, dove ci sono due campi coperti e il pubblico ha pagato il biglietto per una certa sessione. Ma credo si dovrebbero mettere dei limiti più severi sull'orario massimo di inizio dei match".

"Credo, in generale, che i giocatori dovrebbero essere maggiormente ascoltati, perché alla fine il prodotto siamo noi. Ci sono tornei che ascoltano di più, altri che lo fanno meno . prosegue Gauff -. Poi c'è la realtà oltre il tennis e allora bisogna trovare un equilibrio. So da dove vengo e so che può essere antipatico ascoltare le lamentele di giocatori che fanno sport guadagnando così tanti soldi, quando tante persone lavorano in condizioni molto peggiori e faticano ad arrivare a fine mese. Diciamo che se abbiamo lamentele in merito alla gestione del circuito, sarebbe meglio tenerle private".