Il più forte e il più ricco: l'impareggiabile 2024 di Sinner aspettando Finals e Davis
Non è mai bello fare i conti in tasca a nessuno, ma nel tennis, come in altri sport, esistono dei ranking appositi che, calcolatrice in mano, aggiungono ogni centesimo vinto al totale dei guadagni di ogni singolo atleta. E così, a quanto pare, il circuito ha già versato sul conto corrente di Jannik Sinner quasi 30 milioni dollari, dei quali 12.065.049, il numero uno della classifica Atp, li ha incassati nel solo 2024, durante il quale nessuno ha fatto meglio di lui.
Pesano, e pure tanto sul bilancio stagionale, i 6 milioni vinti pochi giorni fa a Riad, dove gli sono bastate tre vittorie (contro i numeri 5, 4 e 2) per guadagnare praticamente la stessa cifra intascata nei primi 10 mesi dell'anno. Ma si sa, gli sceicchi fanno sempre le cose in grande, anche se poi capita che in sala stampa qualcuno finisca per confondere Jannik con Carlos Alcaraz. Poco male: fa parte delle regole del gioco a quelle latitudini e, del resto, sei milioni valgon bene un Six Kings Slam.
Paperone tra i paperoni
Il ricco montepremi saudito ha fatto schizzare le quotazioni dell'altoatesino fino al 16esimo posto della classifica storica dei paperoni del tennis, guidata dal 24 volte campione di un torneo del Grande Slam, Novak Djokovic che, durante la sua carriera ha guadagnato 185 milioni.
Nole, però, è prossimo al capolinea, proprio come Thiem, Nadal, Cilic e Wawrinka. Tutti loro sono davanti all'azzurro. Almeno per il momento. E lo stesso discorso vale anche per chi sta su in classifica, ma si è già ritirato: è il caso di Berdych, Agassi, Ferrer, Sampras, Murray e Federer. Insomma, di questo passo, Jannik è destinato a diventare uno dei tennisti più ricchi della storia, sebbene non sarà semplice raggiungere i 557 milioni guadagnati tra montepremi e sponsor da Roger Federer durante la sua ricca e gloriosa carriera.
I big two
Quello che è certo è che a differenza di qualche stagione fa, quando Federer, Nadal e Nole erano costretti a dividersi la torta prima in quattro (fino a un certo punto c'è stato anche Murray) e poi in tre, la sensazione è che siamo diretti verso un duopolio quello formato dall'azzurro assieme a Alcaraz.
I due nuovi fenomeni del tennis mondiale si sono già spartiti i tornei del grande Slam di quest'anno: Jannik ha vinto a Melbourne e New York, mentre Carlitos si è imposto a Parigi e Londra. Lo spagnolo è stato l'unico a essere riuscito a arginare, quest'anno, lo strapotere del numero uno al mondo.
Prima di Riad, infatti, il murciano si era imposto tre volte su tre nel 2024. E se è vero che il peso di un torneo di esibizione, seppur ricchissimo, non sia paragonabile a quello di uno del grande Slam, è altrettanto vero che la vittoria in terra saudita potrebbe lanciare Sinner verso un finale di stagione trionfale.
Da Torino a Málaga
L'azzurro ricomincerà da Paris-Bercy, dove proverà a vincere l'ultimo Masters 1000 della stagione. Subito dopo, sarà il turno delle Atp Finals di Torino (10-17 novembre), dove l'altoatesino avrà dalla sua anche il calore del pubblico. L'obiettivo è quello di portare a casa un torneo che la scorsa stagione gli è sfuggito di mano nonostante fosse già chiaro a tutti chi fosse il più forte.
A calare il sipario sulla stagione più emozionante nella storia del tennis italiano sarà di nuovo la Coppa Davis (19-24 dello stesso mese). A Málaga, gli azzurri difendono il titolo di campioni in carica e rincorrono un bis che avrebbe del clamoroso.
Per quanto riguarda, infine, il discorso di chi sarà il numero uno a fine anno, Sinner è già sicuro sin da Shaghai che nessuno potrà superarlo. Jannik, con i suoi 4.800 punti di vantaggio su Alcaraz, è infatti irraggiungibile.