Coppa Davis: contro l'Italia il Brasile si affida al talento di Fonseca, e Guga Kuerten lo esalta
"João Fonseca è il tennista che il mondo vuole vedere. È bellissimo vederlo giocare. È in grado di portare il tennis brasiliano a un livello mai visto prima", ha detto la leggenda del tennis brasiliano Gustavo Kuerten, detto "Guga", alla prima della serie tv sulla sua carriera a San Paolo venerdì scorso.
"Vedo che siamo in un momento molto positivo per il tennis, con Bia Haddad che brilla e un ragazzo come João Fonseca che sta avendo un enorme successo", ha aggiunto, evitando però paragoni: "C'è già stato un Guga, non ce n'è bisogno di un altro, c'è bisogno di qualcosa di nuovo per il Brasile".
Kuerten nell'occasione ha anche parlato di Sinner , affermando che lui e Alcaraz "sono pronti a dominare il prossimo decennio o più" nel tennis maschile: "È naturale che lungo il percorso appariranno altri contendenti, anche alcuni della vecchia guardia che vogliono ancora dare fastidio, ma immagino che saranno loro i protagonisti principali".
Non si è voluto invece esprimere sul caso di doping dell'altoatesino: "Ora sono lontano dal tennis. Quando ero dentro, ho vissuto un periodo in cui era molto difficile; era l'inizio dei test (antidoping), che presentavano molti errori. Allo stesso tempo, sapevamo che c'era la possibilità che qualcuno ne approfittasse, quindi sono confuso. Preferirei non commentare".
Talento, forza fisica e mentalità
È arrivata così la benedizione della leggenda nazionale, ma João Fonseca ha già iniziato a brillare. Dopo aver vinto gli US Open under 18 nel settembre 2023, l'allora diciassettenne di Rio è diventato il primo tennista di età inferiore ai 18 anni a vincere una partita dell'ATP Tour. Eliminando il francese Arthur Fils (36° classificato) e il cileno Cristian Garín (88°) all'ATP 500 di Rio de Janeiro, João Fonseca aveva mostrato al mondo ciò che Roger Federer - il cui marchio di abbigliamento sponsorizza il brasiliano - già sapeva: gioca bene.
Quest'anno ha raggiunto il best ranking al n. 158 della classifica ATP, guadagnando quasi 50 posizioni dopo aver vinto il suo primo titolo Challenger a Lexington. A 17 anni, è diventato così il più giovane campione Challenger della stagione 2024.
Il ragazzo, che ha compiuto 18 anni il 21 agosto, non solo ha talento ma sta già dimostrando forza fisica e mentale, un incredibile tempismo nel colpire, un dritto micidiale, velocità, posizionamento, aggressività, buoni fondamentali in tutte le posizioni del campo e, soprattutto, sa già come giocare bene su tutte le superfici.
Manca però ancora di costanza, com'è normale alla sua età. Agli ultimi US Open è stato eliminato nelle qualificazioni dal tennista di casa Eliot Spizzirri in tre set (7-6 6-7 6-4).
Non solo Fonseca: Victoria Barros, la "nuova Serena Williams"
Mentre João Fonseca è un figlio dell'élite brasiliana, con i genitori membri del costosissimo Country Club di Rio de Janeiro - la sua culla tennistica - la realtà di Victoria Barros è diversa. La quattordicenne di Rio Grande do Norte potrebbe diventare la prima tennista brasiliana nera del circuito WTA.
Ha iniziato a giocare a Natal, prima di trasferirsi ad allenarsi a São Paulo e Coritiba con il sostegno di progetti sociali.
Il talento e la determinazione di Victoria hanno attirato l'attenzione di un ex allenatore di Serena Williams, che l'ha portata ad allenarsi in Francia. Ora nell'accademia di Patrick Mouratoglou, la brasiliana gareggia contro ragazze più grandi e ha vinto titoli contro diciottenni nel circuito mondiale juniores della Federazione Internazionale Tennis (ITF).
"È un'atleta incredibile dal punto di vista fisico e può fare qualsiasi cosa", ha dichiarato l'ex numero tre del mondo Ivan Ljubicic. Il croato ha detto di aver visto in Victoria cose che "non aveva mai visto in tenniste di quell'età". Anche la facilità e la naturalezza con cui si muove in campo e la precisione dei colpi sono impressionanti nel gioco di Victoria.
Il tennis brasiliano sta cercando di recuperare il ritardo accumulato nelle file giovanili, dopo non essere riuscito a capitalizzare l'onda creata dal fenomeno Gustavo Kuerten alla fine degli anni Novanta. Con Joao Fonseca che inizia a fare faville e Bia Haddad che brilla a livello WTA, non sembra esserci momento migliore di questo.