Sinner-Medvedev: undicesimo capitolo della sfida infinita, le possibili chiavi del match
Undicesimo capitolo. La sfida infinita tra Sinner e Medvedev ha una nuova tappa a Miami. I due si sono affrontati già dieci volte, infatti, con il russo in vantaggio 6-4 negli scontri diretti. Le sconfitte però sono arrivate di fila, con Sinner capace di sfatare il suo tabù contro cui non aveva mai vinto nei sei precedenti, fino alla vittoria più importante, quella in finale agli Australian Open.
Cinque sfide tra i due sono avvenute in finale e in questa particolare classifica conduce 3-2 Sinner dopo il filotto che l'ha visto vittorioso a Pechino (7-6 7-6) e a Vienna (7-6 4-6 6-3) nel 2023, oltre alla vittoria di quest'anno in Australia (3-6 3-6 6-4 6-4 6-3). Le precedenti due finali invece sono state vinte dal russo a Rotterdam (5-7 6-2 6-2) e proprio a Miami lo scorso anno (7-5 6-3).
Ora però siamo nel 2024 e Sinner è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi mesi: in stagione ha conquistato 20 vittorie contro una sola sconfitta, quella contro Alcaraz in semifinale a Indian Wells. Medvedev ha invece vinto 16 partite e ne ha perse 3.
Come arrivano i due alla sfida
Medvedev e Sinner non hanno dovuto affrontare avversari particolarmente ostici sulla carta, anche se sul campo non sono mancate alcune difficoltà. Nell'ultimo impegno ai quarti contro Nicolas Jarry (6-2, 7-6), ad esempio il russo dopo un primo set vinto agevolmente, ha dovuto faticare non poco nel secondo, portato al tie-break dopo aver rischiato anche un break che avrebbe riaperto l'incontro. Sinner ha invece avuto qualche difficoltà con Griekspoor al terzo turno (5-7 7-5 6-1), e nel primo set contro O' Connell (6-4 6-3), dove ha dovuto rimontare un break iniziale. Per il resto è stata normale amministrazione sia per Medvedev (6-4 6-2 a Fucsovics, 7-5 6-1 a Norrie e 7-5 6-0 a Koepfer) sia per Sinner (6-3 6-4 a Vavassori, 6-4 6-2 ai quarti contro Machac). Immacolato il cammino del russo che finora non ha lasciato set agli avversari.
Le chiavi del match
Sinner si è allenato nel vento caldo di Miami preparando fisico e mente all'incontro. Un allenamento che è stato interrotto da tanti time-out per affinare gli aspetti tattici. Proprio il vento potrebbe essere una variabile importante dell'incontro, con il russo che ha più volte dimostrato di saper gestire questa difficoltà. Sinner dall'altra parte ha dimostrato invece di sopportare di più le alte temperature, grazie a un miglioramento nell'allenamento fisico: "Mi sento pronto per competere ore e ore". ha detto l'altoatesino.
Da un punto di vista tecnico, Jannik dovrà far leva sulla sua capacità di accelerazione, anche grazie al fatto che gioca molto più dentro al campo rispetto al suo avversario, che preferisce la linea di fondo. Come ha spiegato lo stesso Sinner: "Daniil mi ha spinto a lavorare di più su alcuni aspetti come serve and volley e smorzate". Dovrà però far attenzione alle sue variazioni, col russo che colpendo la palla in modo meno ortodosso riesce a essere imprevedibile. Medvedev è supportato anche dall'ottimo servizio, per cui sarà importante la percentuale di prime, che per Sinner in questo torneo non è stata altissima.
Non è da escludere che Medvedev proverà a giocare subito all'attacco, snaturando un po' il suo stile come fatto nello slam australiano, per cercare di rubare il tempo all'azzurro: "Spero non giochi come i primi due set in Australia, altrimenti in un'ora sarebbe finita". Ha detto Sinner, che proprio per quanto detto sopra potrebbe avere un vantaggio se il match dovesse allungarsi.
"Gioca sempre meglio ed è fiducioso", ha detto invece Medvedev di Sinner dopo l'approdo in semifinale. "Certe partite le guardi in TV e quando sembra in difficoltà riesce a trovare soluzioni ed è quello che fanno i campioni. È una grande sfida per me e cercherò di dare il 100%”. Sinner però non si fida del russo e prevede proprio novità: "Ha fatto finale a Indian Wells, è in fiducia, e qui ha vinto lo scorso anno - ha spiegato l'azzurro dopo la vittoria contro Machac -. Sarà un match tecnico e dovrò farmi trovare pronto a eventuali novità, sono certo che dopo la finale agli Australian Open cambierà qualcosa".
Quello che è certo è sarà un incontro difficilissimo per entrambi, e superandolo avrebbero ottime possibilità di portare a casa anche il trofeo. Tra l'altro, vincendo il torneo di Miami, Sinner supererebbe Alcaraz in classifica, vista l'eliminazione ai quarti dello spagnolo, diventando il nuovo n.2 Atp. E l'altoatesino, abituato alle vette della sua terra, vuole proseguire la scalata.