Sinner, dopo il primo Slam obiettivo la classifica ATP: "Numero 1? Intanto penso al terzo posto"
Jannik Sinner continua ad essere l'uomo copertina in Italia. L'altoatesino, tornato nel nostro Paese dopo la vittoria agli Australia Open, è tornato a parlare della sua impresa e non solo.
Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa organizzata a Roma per celebrare il suo successo: "La vita che sto vivendo è fatta di situazioni. Ho fatto una scelta che sembrava folle cambiando allenatore, ma ho detto "mi butto nel fuoco". Volevo conoscere un altro metodo di lavoro. Vagnozzi e Cahill insieme lavorano bene e Darren ha fatto diventare tanti dei numeri uno", ha detto Sinner parlando dell'obiettivo di puntare al vertice della classifica Atp.
"La pressione è un privilegio. Quando le cose vanno bene hai sempre voglia di più - ha proseguito - Ma sono tranquillo, stiamo lavorando per raggiungere i nostri sogni. Il mio è sempre stato di vincere uno Slam, ora so come ci si sente, e lavoriamo per ritrovare questa sensazione. Ora la cosa più bella è tornare in campo e lavorare. Ci sono tante differenze tra i primi 5 del mondo, i primi tre e poi il numero 1. Io per ora sono il numero 4. Il primo obiettivo è andare avanti per piccoli passi. Intanto avviciniamo la posizione numero 3".
Monaco è casa
"La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui puoi allenarti, le strutture sono perfette. Lì mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi".
Così Jannik Sinner, nella conferenza stampa presso la sede della federtennis, ha risposto a una domanda sulla sua residenza a Montecarlo e sulla possibilità di riportarla in Italia.
"Quando ho compiuto 18 anni - ha anche spiegato il tennista azzurro, neo vincitore degli Australian Open - mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco".
Binaghi: "Sinner ambasciatore dello sport italiano"
Nel frattempo, è arrivata l'investitura da parte del governo.
"Jannik Sinner è appena stato nominato dal ministro Tajani come ambasciatore dello sport italiano nel mondo", ha spiegato il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa a Roma.
"Io lo dico, a me Sinner fa impazzire - ha aggiunto - Quella ricerca quotidiana del lavoro come dottrina, è quello che anche noi nel nostro piccolo abbiamo e stiamo cercando di fare. Come lui ci piace considerare questi risultati, le Atp Finals a Torino e gli upgrade degli Internazionali, per crescere ancora, noi come lui ci nutriamo di dati e risultati".
Sinner: "Io portabandiera? Non ci sto pensando"
"Le Olimpiadi di Parigi saranno un momento chiave per me e per la mia crescita. Sarà la prima volta che le giocherò. Sarò contento di farne parte. Ci saranno tutti i migliori atleti del mondo che non vedo l'ora di conoscere per prendere spunti positivi".
Così Jannik Sinner ha risposto a chi gli ha chiesto se prenderà parte ai prossimi giochi olimpici estivi in programma a Parigi quest'estate.
"Sicuramente sarà uno dei tornei più importanti dell'anno - ha aggiunto - Sono contento di giocarle, speriamo l'Italia possa portare a casa più medaglie possibile".
Sulla possibilità di essere il portabandiera azzurro ha invece risposto: "Ancora non ci penso".
Parlando invece degli altri obiettivi di stagionale ha proseguito: "Quello di quest'anno è giocare meglio i grandi Slam. Il primo meglio di così non poteva andare (ride, ndr). Ma non finisce qua la stagione, anzi è appena cominciata. Ora l'obiettivo è provare, ad ogni torneo, di andare a caccia. Poi ci saranno settimane buone e altre meno buone".
Sulla popolarità di questi giorni ha concluso: "Gli Australian Open sono un traguardo importante per me e per il mio team, si sente il calore della gente. Mi piace. Ma come detto io sono lo stesso ragazzo di due settimane fa".