Spalletti tiene alto l'entusiasmo, ma chiede attenzione "Tredici vittorie al titolo"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Spalletti tiene alto l'entusiasmo, ma chiede attenzione "Tredici vittorie al titolo"

Luciano Spalletti
Luciano SpallettiAFP
Il tecnico azzurro alla vigilia della sfida con la Cremonese è stato chiaro: "Non pensiamo alla Champions, dobbiamo battere la Cremonese".

Inizia una fase calda della stagione, soprattutto per il Napoli di Luciano Spalletti atteso da un lungo rush per la conquista dello scudetto e per la fase finale della Champions League. Un pensiero, quello della competizione europea, che a dire del tecnico azzurro non è, per il momento, nella testa dei suoi giocatori

"Non pensiamo alla Champions League, pensiamo al match con la Cremonese. Sappiamo che domani è una partita fondamentale, perché se sei il Napoli hai scontri diretti o partite assolutamente da vincere. Domani non è uno scontro diretto, scrivete che dobbiamo vincere 13 partite per il titolo ma nessuno ce le regala", ha detto Spalletti alla viglia della gara contro la Cremonese.

Napoli uscito sconfitto ai rigori proprio per mano dei grigioverdi in Coppa Italia. Una sconfitta che ha lasciato il segno negli azzurri: "Ci siamo rimasti male - ha detto - perché ci serviva per far vedere quanto siano forti Gaetano, Zerbin, ZedaDka, Berenzynski; sarebbe stata una competizione da attribuire totalmente a chi non gioca sempre dall'inizio, facendo esperienza, perché abbiamo una rosa che, completa come oggi, può giocarsi tante partite. Domani pensiamo all'atteggiamento giusto come con Salernitana e Spezia, ma prima dai una direzione alla gara e meno ansia ti subentra".

Contro i lombardi, al "Maradona" sono attesi 50.000 tifosi: "un dato che mi emoziona tanto, vedo sempre un clima bellissimo nelle nostre partite con i vantaggi che ci arrivano dall'entusiasmo del pubblico", ha aggiunto l'allenatore partenopeo. "I tifosi - ha detto Spalletti - mi aiutano a dare qualcosa di più alla squadra e in campo viene uno spettacolo più bello e godibile grazie all'entusiasmo vissuto nello spogliatoio.

Il tecnico azzurro ha anche parlato del suo contratto: "Oggi il mio contratto è solo un minuscolo dettaglio all'interno di una grandissima occasione. Se poi vogliamo crearci problemi quest'anno basta parlare dei contratti del futuro", ha sottolineato Spalletti che parlando del suo anno ha detto: "Il giudizio sul mio lavoro parte dai calciatori, non giudichi te stesso. Io penso a come faccio gli allenamenti e a quello che chiedo in campo, ma tutto passa per la qualità e l'intelligenza dei calciatori. Creare un clima perfetto come c'è ora al Napoli passa dal buon senso di stare in gruppo dei calciatori, di vivere bene lo spogliatoio e l'allenamento. Io su di me da recriminare ho poco, do il massimo tutti i giorni come fanno i calciatori. Noi in questa stagione non abbiamo rimorsi. Oggi pensiamo al match di domani, perché tutti sognano il futuro ma si vive il presente".