Dagli schieramenti di Milan e Roma, sembrava che Pioli e Mourinho volessero giocarsela a viso aperto. Il rossonero decide di affidarsi al tridente sulla trequarti composto da Leao, Diaz e Saelemaekers a supporto di Giroud, mentre il giallorosso dà ancora fiducia a Tammy Abraham, nonostante la stagione deludente, piazzando alle sue spalle Dybala e Zaniolo, con capitan Pellegrini a fare coppia a centrocampo con Cristante.
Gioco spregiudicato solo sulla carta, perché invece in campo l’inizio è piuttosto guardingo da parte di entrambe le squadre, e la partita piuttosto bloccata, tanto che c’è bisogno di un’azione da palla inattiva per rompere la parità. Ci pensa al 29’ Sandro Tonali, che da calcio d’angolo crossa al centro per Pierre Kalulu, che di testa schiaccia in rete anticipando Ibanez.
Sotto di 1-0 la Roma continua a non scoprirsi e si affida alle iniziative individuali: verso la fine del primo tempo, grande apertura di Dybala che sventaglia a sinistra per Zalewski, il laterale si accentra e lascia partire un tiro di poco fuori, beccandosi gli insulti dell’argentino che da posizione ottimale si aspettava il passaggio di ritorno.
La partita va avanti senza grandi sussulti fino al 77’ quando su un’azione di Leao da sinistra, Giroud si porta dietro mezza difesa, la palla arriva a Pobega che insacca il 2-0. Quando la partita sembra ormai avviata alla conclusione, a ravvivare il finale arriva ancora un gol su palla inattiva: su angolo da destra, lo stesso del gol di Kalulu, terzo tempo di Ibanez che stacca e insacca. È il nono gol su venti della Roma da palla inattiva e il settimo su venti di testa.
Nel finale arriva la beffa: è il 93’ quando ancora da palla inattiva, su punizione da destra deviata, Matic stacca di testa contro Tatarusanu, sulla respinta arriva Abraham che mette dentro.
L’inglese trova così il riscatto con un gol preziosissimo che consente alla Roma di raggiungere la Lazio nell’eterno derby di classifica e fa scendere il Milan a -7 dal Napoli, a pari merito con la Juventus.