A tutto c'è un limite. E alcuni "tifosi" - le virgolette sono doverose - della Roma lo hanno superato. E già, perché non ci si può davvero appostare sotto casa di un calciatore per minacciarlo di morte e inseguirlo in macchina rendendo necessario l'intervento della polizia. Per nessuna ragione al mondo.
Eppure, è proprio quello che è successo a Nicolò Zaniolo che dopo essere stato bersaglio di alcuni beceri striscioni, ieri sera, è stato costretto a vivere momenti di vera e propria paura. La sua colpa, secondo questi "tifosi", sarebbe quella di aver prima scaricato la società per poi rifiutare di trasferirsi al Bournemouth che era pronto a mettere sul piatto 30 milioni di euro per lui.
“Non servono parole. Solo tanta pena per voi”, il messaggio postato sui social da Benedetta Zaniolo, legittimamente indignata per quanto sta succedendo a suo fratello.
In precedenza era stata Francesca Costa, madre del calciatore giallorosso, a manifestare la propria disapprovazione per gli striscioni contro suo figlio, alcuni dei quali chiamavano in causa anche lei. Ebbene, mamma Zaniolo se l'è presa con la società: "Aver originato tutto quest’odio mi sembra un tantino eccessivo".
D'accordo con il club giallorosso, il calciatore non si è allenato assieme al resto della squadra e, probabilmente, non tornerà agli ordini di José Mourinho sino alla conclusione della sessione invernale di calciomercato. Sebbene la speranza del tecnico portoghese sia un'altra: "Chi non sta bene a casa è meglio che vada via".
Intanto, il calciatore ha cancellato dal suo profilo Instagram la descrizione: "Football player As Roma".
Date le ultime assenze, la richiesta di andar via e di non giocare le ultime partite con la squadra, vista anche l'indisponibilità ad allenarsi con i compagni, la Roma ha deciso, per volontà dei Friedkin, di escludere Zaniolo dal proprio progetto tecnico. Il calciatore, spiegano dal club, per ora non è fuori rosa, ma nei prossimi giorni, verranno presi dal club dei provvedimenti disciplinari che diranno se potrà allenarsi o meno con il resto della squadra. Inoltre la proprietà cederà il giocatore solo a parità di offerta presentata dal Bournemouth, assumendosi il rischio di un muro contro fino a scadenza di contratto nel 2024