Parigi 2024: sollievo per Sinner, confermata la partenza per giovedì
Sollievo nell'entourage di Jannik Sinner: la partenza per i Giochi di Parigi del numero 1 del tennis mondiale, apprende l'ANSA, è fissata per giovedì prossimo, 25 luglio.
Il tennista numero 1 al mondo ha rinviato l'arrivo nella capitale francese previsto oggi per un attacco di febbre, salito fino a 38 di temperatura, ma è negativo al Covid. Sinner è a casa e segue la terapia indicata dai medici.
Sinner, alle prese con l'ennesimo problema di salute di quest'anno (non ultimo il calo di energie durante il quarto di finale contro Daniil Medvedev, a Wimbledon) volerà a Parigi con i favori del pronostico.
L'altoatesino è infatti testa di serie nel torneo singolare e anche nel doppio, insieme a Lorenzo Musetti. Difficilmente disputerà anche il doppio misto, che verrà giocato da Andrea Vavassori e Sara Errani. Giovedì 25 sarà anche il giorno del sorteggio del tabellone.
Spauracchio Covid
Di sicuro, tre anni dopo Tokyo - quando Sinner, all'epoca ancora lontano dal top del tennis mondiale, rinunciò alla partecipazione olimpica - con la pandemia che condizionò tutto, c'è un fantasma che torna su tanti atleti, anche se non è più l'incubo dell'edizione 2021: il covid, in recrudescenza.
Il virus non sta facendo passare giorni tranquilli alla delegazione australiana. Almeno due giocatrici della squadra di pallanuoto femminile sono state contagiate, come rivelato dai medici della squadra aussie.
Per Parigi 2024, infatti, non c'è alcun protocollo da seguire né controlli del CIO. Niente test, niente quarantena in caso di positività. E così il covid delle due atlete australiane "viene trattato - ha specificato in una conferenza stampa Anna Meares, capo missione dell'Australia - come una influenza".
In realtà, le due pallanuotiste sono state isolate e le loro compagne di squadra e i componenti dello staff tecnico hanno cominciato a usare le mascherine. Sul rebus covid, d'altronde, stanno aumentando gli interrogativi tra chi sta vivendo la vigilia delle Olimpiadi al villaggio olimpico. Rischiare di perdere, causa covid, i Giochi, il momento più atteso della carriera di tanti, sembrava non dover essere più un argomento di discussione. Invece la preoccupazione cresce: l'edizione di Tokyo è (per fortuna) lontanissima ma gli incubi spesso ritornano.