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Parigi 2024, Angela Carini non sembra preoccupata dall'affaire Khelif: "Io mi adeguo"

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Imane Khelif
Imane KhelifBUDA MENDESPOOL / AFP
L'azzurra sfiderà domani la pugile algerina al centro di varie polemiche fra controlli sul testosterone a cura del Cio e i test dell'Iba sul Dna.

"Io devo adeguarmi a quello che ha deciso il CIO, quindi domani andrò sul ring e darò tutta me stessa". È il pensiero di Angela Carini, 25enne napoletana che domani alle 12:20, in un match della categoria 66 kg, dovrà vedersela con Imane Khelif.

La pugile algerina è al centro di varie polemiche fra controlli sul testosterone a cura del Cio e i test dell'Iba sul Dna, che l'anno scorso evidenziarono cromosomi XY nell'organismo della nordafricana.

Dall'entourage della nazionale di pugilato filtra anche preoccupazione per quanto potrà succedere, mentre il presidente della Fpi Flavio D'Ambrosi preferisce affidarsi "a un silenzio istituzionale". 

Il Presidente di Federboxe conferma: "Carini non è preoccupata"

L'interlocutore che deve parlare con il CIO è il comitato olimpico. E so che il Coni ha già avanzato apposito quesito e siamo in attesa che risponda". Così il presidente della federboxe, Flavio D'Ambrosi, alla vigilia della sidia che sta facendo tanto parlare, tra l'azzurra Angela Carini e l'algerina Imane Khelif. Ma come sta l'azzurra dopo che il caso che si è creato intorno a questo incontro delle Olimpiadi?

"Carini l'ho sentita ma non è preoccupata - spiega D'Ambrosi -, lei deve fare il suo match e poi vedremo. La stampa, gli appassionati dovranno giudicare". "È un caso particolare - conclude il presidente della FPI.- e credo che vada allineato al rispetto dei valori e delle regole della carta olimpica"

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