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Napoli-Juventus, Spalletti: "Allegri si nasconde, ma hanno fatto investimenti da Scudetto"

Napoli-Juventus, Spalletti: "Allegri si nasconde, ma hanno fatto investimenti da Scudetto"
Napoli-Juventus, Spalletti: "Allegri si nasconde, ma hanno fatto investimenti da Scudetto"AFP
L'allenatore del Napoli incendia il prepartita del match clou di domani, partendo all'attacco dal punto di vista dialettico

Non si sono mai amati più di tanto Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri. Toscani entrambi, dal carattere simile ma dalle diverse idee tattiche. E il big match di domani li mette nuovamente di fronte, stavolta forse con i livelli di tensione più alta in assoluto, visto che si sfidano il Napoli primo e la Juventus seconda.

Nella conferenza stampa di oggi il tecnico del Napoli è partito all'attacco nel giudicare l'avversario, il quale ha assicurato che sono i partenopei ad avere più da perdere in questo scontro così fragoroso: "Capisco che per Allegri sia conveniente passare da comprimario, ma per una Juve sempre imbottita di campioni è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita, certi investimenti si ripagano solo giocando per Scudetto e vittoria Champions. E' inutile mettersi il cappello o la barba finta, non c'è quarto posto che soddisfi la Juventus". 

Consapevole di affrontare una squadra che viene da otto vittorie di fila senza gol subiti, il tecnico partenopeo fa pretattica, stuzzicando il suo rivale dalla panchina: "Sono due filosofie differenti, Allegri sposa il motto juventino, vincere è l'unica cosa che conta, qui è tutto più anima e cuore, c'è stato Maradona, l'hanno visto giocare, e quando ha vinto ha mostrato quanta bellezza c'è nel calcio e non possiamo fare a meno di portarci dietro un po' di quella bellezza e ricordiamo quel calcio sperando di riproporlo". 

Interrogato poi sulla difficoltà di fare gol alla Juventus, Spalletti ha risposto così: "Loro si abbassano davanti l'area di rigore, è più facile difensivamente rispetto pressare alti, poi c'è la volontà di un calcio che vuoi fare, le capacità che ritieni abbiano i tuoi calciatori e se può piacere come spettacolo fare quel calcio lì al di là delle vittorie. Noi faremo ciò che ci piace e ciò che piace ai tifosi. Un tecnico è passato da qui, poco tempo fa, Sarri che non ha vinto niente ma si parla solo del suo calcio e quindi ha un valore e a me piace quella roba lì che altra... c'è stato Benitez che ha vinti un paio di titoli, si parla bene anche di lui, ma non ha impressionato come Sarri quindi c'è da starci attenti. A volte si lascia un segno più col visibile che con ciò che porti a casa senza un lavoro fatto sul campo".