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Napoli-Juve, Osimhen "On fire" e Szczesny al top: ecco chi schierare al Fantacalcio

Napoli-Juve, Osimhen "On fire" e Szczesny al top: ecco chi schierare al Fantacalcio
Napoli-Juve, Osimhen "On fire" e Szczesny al top: ecco chi schierare al FantacalcioProfimedia
Due squadre con caratteristiche pressoché opposte: ecco tutti i consigli per il Fantacalcio in base al tipo di partita che sarà.

Napoli-Juventus potrebbe rivelarsi la partita decisiva per le sorti del campionato. Occhi puntati su quello che sarà il big match della 18esima giornata con particolare attenzione anche ai singoli in chiave Fantacalcio.

Di seguito un'analisi della partita con i possibili protagonisti delle due squadre. Non consigliamo chi schierare, ma vi diamo una chiave di quella che potrà essere la partita. Spetterà a voi scegliere i "migliori" secondo le vostre intuizioni e competenze calcistiche.

Gli azzurri giocheranno all'attacco provando a scalfire la sicurezza della miglior difesa del campionato. Atteggiamento che potrebbe, però, finire con l'esaltare le qualità del portiere polacco e dei difensori e dei mediani bianconeri. I dieci gol del capocannoniere nigeriano della Serie A sono, tuttavia, una garanzia di pericolo per i campani. Il campo potrebbe pendere, sia da un lato che dall'altro, verso sinistra, con Kostic e Kvaratskhelia pronti a essere decisivi. Occhio alle sorprese che potrebbero arrivare dalla panchina: da Lozano e Raspadori a Chiesa e Kean.

Hirving Lozano e Victor Osimhen
Hirving Lozano e Victor OsimhenAFP

Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri non sembrano avere molti dubbi: quasi sicuramente, infatti, Matteo Politano e Angel Di Maria scenderanno in campo sin dal primo minuto, mentre Hirving Lozano, da una parte, e Federico Chiesa e Moise Kean, dall'altra, dovrebbero accomodarsi in panchina, dove aspetteranno un cenno dei rispettivi allenatori per entrare a partita in corso con l'obiettivo di spostare l'inerzia della gara a favore della propria squadra.

Dopo la sconfitta rimediata a San Siro contro l'Inter (1-0), il Napoli ha reagito subito, battendo a Marassi la Samp (0-2). La sensazione, però, è che gli azzurri abbiano bisogno di un altro po' di rodaggio prima di tornare a essere lo schiacciasassi ammirato durante la prima parte di stagione.

Se a questo ci aggiungiamo che la Juventus non brilla di certo per il suo gioco frizzante, è difficile azzardare una partita ricca di gol. A meno che a dare un'altra direzione all'incontro non sia un gol inatteso già nei primi minuti di gioco: magari propiziato da un guizzo improvviso di Khvicha Kvaratskhelia o da una discesa libera sulla fascia di Filip Kostic

Se a segnarlo dovesse essere la Juventus, il Napoli si ritroverebbe in guaio molto serio, perché sarebbe costretto ad accentuare la propria vena offensiva di fronte a una squadra che ha vinto le ultime quattro gare di campionato disputate in trasferta con lo stesso risultato: 0-1. Il che dice molto e bene dello stato di forma dell'intera retroguardia bianconera.

Con appena 7 gol subiti, la Juve si presenta sul campo della squadra con il miglior attacco (39) del campionato, potendo vantare sulla difesa più forte della Serie A. E questo il Napoli lo sa bene, ragion per cui, un eventuale svantaggio indurrebbe gli azzurri a sbilanciarsi molto di più di quanto dovrebbero fare contro un avversario dalla retroguardia meno ermetica. Sotto questo aspetto, i 10 gol segnati in campionato da Victor Osimhen rappresentano, senza dubbio, una garanzia per Spalletti e il principale spauracchio di Allegri.

In uno scenario del genere, però, si potrebbero esaltare sia Wojciech Szczesny in porta, che il trio di difensori formato, davanti a lui, da Danilo, Bremer e Alex Sandro. Allo stesso modo, a diventare protagonisti sarebbero anche i centrocampisti e i terzini azzurri - da Piotr Zielinski a Zambo Anguissa, Giovanni Di Lorenzo e Mario Rui - che dovrebbero cercare con maggiore insistenza inserimenti centrali, i primi, e sovrapposizioni laterali, i secondi, scoprendosi però al contropiede juventino che con uno come il Fideo in campo potrebbe rivelarsi letale. Il gigante Kim e il suo socio Amir Rrahmani, tuttavia, sono pronti alla sfida.

Discorso completamente diverso se il primo gol della partita lo dovesse, invece, segnare il Napoli. Se escludiamo le quattro vittorie di misura a cui abbiamo fatto riferimento, infatti, la Juve ha segnato soltanto un altro gol lontano dallo Stadium.

Le caratteristiche del gioco proposto da Allegri sono poco adatte alla rimonta, men che meno senza Dusan Vlahovic. Ed è proprio per questa ragione che anche contro una squadra come la Cremonese, i bianconeri si sono dedicati per lo più a non prenderle, sicuri che prima o poi avrebbero avuto l'occasione buona per portare a casa i tre punti.

Ed è proprio quello che è successo, grazie alla rete firmata su punizione da Arkadiusz Milik che torna a Napoli, investito del compito di sostituire l'ariete serbo non solo al centro dell'attacco, ma anche sui calci piazzati.

Wojciech Szczęsny e Arkadiusz Milik
Wojciech Szczęsny e Arkadiusz MilikAFP

E la verità è che a decidere la sfida tra la prima e la seconda della classe potrebbe essere proprio una giocata a bocce ferme. O un calcio di rigore. Quest'anno il Napoli ne ha già calciati dieci, cinque in campionato e altrettanti in Champions, sprecandone tre: due nella massima competizione europea con Zielinski e Osimhen e uno, lo scorso fine settimana, a Genova con Matteo Politano.

Ed è per questa ragione che, stasera, al Maradona potrebbe essere di nuovo Elmas, che a Marassi non ha sbagliato, a presentarsi, se necessario, sul dischetto. Di fronte, tuttavia, si ritroverebbe un vero e proprio specialista dei penalty: Szczesny, infatti, nella sua carriera ne ha già parati 26 l'ultimo, in maniera spettacolare, a un certo Lionel Messi in Qatar.