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Dakar, Brabec sempre più leader tra le moto, Sainz perde tempo ma ancora leader delle auto

Aggiornato
Ricky Brabec in sella alla sua Honda
Ricky Brabec in sella alla sua HondaProfimedia
Domani, gli inseguitori avranno l'ultima occasione per incidere sulla classifica generale: quasi 500 km di speciale su terreni sassosi tra Al'-Ula e Yanbu.

Il motociclista americano Ricky Brabec (Honda), leader della classifica generale, ha vinto la prova speciale della decima tappa della Dakar-2024 ad Al'-Ula, in Arabia Saudita.

Come già ieri nella nona tappa, è arrivata un'altra tripletta Honda sul podio: Brabec ha chiuso con appena due secondi di vantaggio sul cileno Ignacio Cornejo e 20 su Adrien Van Beveren.

Il francese ha ridotto a 52" il distacco dal botswanano Ross Branch (Hero), secondo nella classifica generale, ma rimane ad 11'46" da Brabec. Cornejo è ai piedi del podio assoluto, a 13'48" dall'americano.

L'undicesima tappa di domani rappresenta la parte più importante della seconda settimana della Dakar e l'ultima occasione per incidere sulla classifica generale: quasi 500 km di speciale su terreni sassosi tra Al'-Ula e Yanbu.

Auto, Sainz perde 7' su Loeb ma resta in testa

Carlos Sainz ha limitato i danni nel duello con Sébastien Loeb, mantenendo la leadership nella classifica generale della gara delle auto al termine della decima tappa. Lo spagnolo ha perso poco più di 7 minuti. È stato un altro francese, Guerlain Chicherit (Toyota), a vincere la speciale di 371 km tra le rocce di Al-Ula, in Arabia Saudita.

Sulla pista sassosa il madrileno è stato attardato da tre forature, ritrovandosi bloccato al km 248 in attesa dell'assistenza di un suo compagno di squadra dell'Audi. E senza l'aiuto di Mattias Ekström, che gli ha lasciato le proprie gomme, la corsa di Sainz sarebbe finita.

Il tre volte vincitore della Dakar (2010, 2018 e 2020) ha perso addirittura 16 minuti su Loeb (Prodrive) ad un certo punto della tappa. L'alsaziano, secondo nella classifica generale, avrebbe potuto trarne il massimo vantaggio se non si fosse dovuto fermare anche lui: due forature sul lato dove il suo martinetto idraulico non funzionava.

Alla fine ha dovuto cercare delle rocce per "far oscillare la macchina in modo che la parte posteriore si sollevasse" ha spiegato il nove volte campione del mondo di rally, che comunque ha recuperato 7'11" su Sainz, ma è ancora 13'22" dietro al pilota dell'Audi.