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Montella: "Critiche a Pioli? Per me sta lavorando alla grande"

Stefano Pioli e Rafael Leao
Stefano Pioli e Rafael LeaoAFP
Nell'intervista anche spazio per il duro attacco agli avvenimenti sull'A1: "Gli incidenti di domenica sera? È sbagliato chiamarli tifosi'

"Nel calcio si ha la memoria corta, credo che Pioli abbia fatto e stia facendo un lavoro straordinario insieme alla società. Nella bilancia va messo quanto puoi spendere e sicuramente il Milan, al netto di tutto questo, fra monte-ingaggi e soldi spesi nel mercato, è il club che ha risparmiato di più. Credo che abbiamo fatto un grande lavoro. A volte l'allenatore viene criticato, ma sta facendo un grande lavoro. Probabilmente non ha 18 calciatori dello stesso livello per poter puntare allo scudetto ogni anno". Così l'ex allenatore del Milan, Vincenzo Montella, oggi sulla panchina dei turchi dell'Adana Demirspor, intervenuto a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai.

"Quanto accaduto ieri sull'autostrada? Quelli non sono tifosi e non vanno chiamati in quel modo. Bisogna inasprire le pene anche quando accadono incidenti nei pressi dello stadio: servono pene certe, severe e veloci, come in Inghilterra anni fa - ha aggiunto, parlando degli incidenti che si sono verificati ieri sulla A/1, presso Arezzo, fra sostenitori di Napoli e Roma -. In Turchia non ne ho ancora vissuti, non so quale possa essere la contromisura da queste parti".

Poi Montella ha rivelato gli attaccanti che apprezza di più in Serie A: "Il centravanti che oggi mi piace di più? Giroud è il classico centravanti, mi piace Abraham, ma anche Osimhen, sono giocatori adatti al calcio moderno. Attaccano le linee avversarie, prendendo alle spalle i difensori". Sulla crisi della Nazionale ha aggiunto: "Mancanza di talenti in Italia? Dipende dalle generazioni, dai cicli, forse di gioca meno nelle strade, ma è un fatto casuale. In Italia qualcosa si muove, con Scamacca e Lucca, che si stanno facendo spazio.

Infine un cenno al mercato: "Demme da noi? Non so se il Napoli sia disposto a cederlo, sicuramente è un elemento interessante".

Montella ha anche rivelato di essere "stato vicino al Napoli" nell'anno in cui "vincemmo a Roma lo scudetto. Mi sentivo frustrato e volevo cambiare, mi sarebbe piaciuto molto".