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Ministro britannico Cleverly nella bufera dopo le parole sulla comunità Lgbt in vista di Qatar2022

Quatar 2022
Quatar 2022AFP
Il presidente del partito conservatore Zahawi prova a stemperare: "non rinnegare la propria omosessualità"

I Mondiali si avvicinano e un tema di attualità tiene banco a poco più di un mese all'inizio di Qatar 2022. La comunità Lgbt divide l'opinione pubblica all'indomani delle dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico James Spencer Cleverly. Le parole dell'esponente politico hanno scatenato le critice per aver invitato i tifosi inglesi che intendono recarsi in Qatar per i Mondiali a rispettare la cultura locale, nonostante nel Paese sia accertata la sistematica violazione dei diritti civili e l'omosessualità resti illegale.

Un commento in parte rettificato dal presidente del partito conservatore, Nadhim Zahawi, che ha invitato i tifosi LGBTQ a "non rinnegare o nascondere la propria sessualità se decideranno di volare in Qatar".

Il presidente dei Tory, ha sottolineato che "Non si possono accettare compromessi circa la propria identità o sessualità o ancora le proprie preferenze sessuali. Ovviamente la Coppa del Mondo sarà un contesto sicuro per tutti".

Quello che traspare dalle parole di Claverly è più un aspetto "politico", soprattutto in virtù del fatto che è stato rimarcato più volte quanto il Qatar sia strategicamente importante per il Regno Unito: "Abbiamo partner incredibilmente importanti in Medio Oriente, e si tratta di nazioni musulmane con punti di vista culturali molto differenti  È importante quando si visita una nazione rispettare la cultura di chi ci ospita".

Ovviamente le dichiarazioni del ministro inglese non potevano non scatenare la reazione degli attivisti dei diritti civili.  Un esponente, Peter Tatchel, ha denunciato di essere stato trattenuto ed interrogato a Doha dalla polizia locale dopo aver inscenato una protesta per la violazione dei diritti degli omosessuali. Una iniziativa peraltro criticata da altri attivisti locali che hanno sottolineato la estemporaneità del gesto che rischia di compromettere e rendere ancor più difficili la posizione degli altri attivisti qatarioti.