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La Juventus può ancora puntare allo scudetto?

Nicolò Fagioli
Nicolò FagioliAFP
I bianconeri si trovano a -4 dal Milan secondo in classifica e a -2 dal quarto posto. Se la zona Champions sembra ormai a portata di mano, ci sono motivi che mettono ottimismo per spingere le ambizioni più in là, come ad esempio la solidità difensiva.

 Sembrerebbe strano da pensare, vista la stagione pessima dei bianconeri, fuori dalla Champions League già ai gironi e traballanti in campionato, con la sconfitta di Monza come momento più basso. Però a ben guardare la classifica, a parte lo straordinario Napoli di Spalletti che sta facendo un campionato a parte, la squadra di Allegri avrebbe ancora la possibilità di insidiare le prime posizioni, visto che la seconda, il Milan, si trova solo a quattro lunghezze.

A rinfrancare lo spirito alla Continassa, al di là della vittoria contro l’eterna rivale l’Inter, anche una considerazione non di poco conto: la pausa del campionato per i Mondiali in Qatar permetterà alla truppa bianconera di lavorare sul recupero di giocatori chiave come Federico Chiesa (25), ma anche lo stesso Paul Pogba (29) escluso dalle convocazioni francesi. Assenze fondamentali che hanno impedito di mettere in campo la formazione pensata in estate. Inoltre la Juventus può fare affidamento su una solidità difensiva che da sempre una prerogativa delle squadre che alla fine vincono lo scudetto. Solo 7 i gol subiti dai bianconeri, che probabilmente ora hanno trovato anche il miglior assetto difensivo, con la difesa a tre composta da Bremer (25), Danilo (31) e Alex Sandro (31).

Il nuovo modulo, 3-5-2, giova e parecchio anche a quel Filip Kostic (30), autore in campionato di 1 gol e 5 assist , che è stato determinante nella vittoria contro l’Inter. L’ex Eintracht è infatti un esterno da centrocampo a 5 e non certo ala di un centrocampo a quattro o di un tridente offensivo, come è stato schierato all’inizio. Ci sono poi i giovani, la grande sorpresa e il grande conforto in questi periodi bui: l’ormai veterano Fabio Miretti (19), che ora sta subendo un periodo di flessione dopo un inizio scoppiettante, il talentuoso Nicolò Fagioli (21), autore del 2-0 contro l'Inter e di un gol capolavoro contro il Lecce che ha ricordato un certo Del Piero, ma anche Iling-Junior (19), ora fermo ai box ma devastante contro il Benfica negli ultimi minuti , nonché lo stesso Soulè, altro artefice di quella mini rimonta in terra lusitana che ha reso meno amara l’eliminazione dalla Champions. Oltre a queste novità, il grande momento di Adrien Rabiot (27), già a quota 3 gol in campionato, ormai uomo imprescindibile e anche leader del centrocampo dopo anni da Godot.

Se questi sono i presupposti su cui Allegri può fondare la sua idea di rimonta, ci sono però anche nodi che il tecnico dovrà sciogliere. Nel nuovo modulo 3-5-2 Chiesa è di difficile collocazione, e la Juventus non può certo permettersi di tenere fuori il suo gioiello. Parlando di gioielli c’è poi Dusan Vlahovic (22), anche lui fermo ai box al momento ma che quando stava bene non ha certo ricordato lo straordinario goleador di Firenze, ma nemmeno quello dell’ultimo periodo della scorsa stagione in bianconero. Per lui 6 gol e 1 assist in campionato, un bottino discreto ma non ai suoi livelli. C’è Leandro Paredes (28), oggetto misterioso che non ha dimostrato una grandissima forma ma neanche voglia nelle partite in cui è stato impiegato. Lo stesso Angel Di Maria, fuoriclasse indiscutibile ma che risente inevitabilmente del peso dell’età e per questo spesso di passaggio in infermeria. E parlando di lungodegenti c’è Pogba, fiore all’occhiello della campagna acquisti ma fermo ormai da troppo tempo per il problema al menisco. Il francese non è più infatti il giovane virgulto dei primi anni bianconeri, anche a Manchester ha passato molti mesi in infermeria.

E con il ritorno di tutti gli altri, cosa ne sarà dei giovani? È sembrato un peccato mortale ad esempio che un Fagioli dovesse lasciare il posto a Weston McKennie (24), guardando le prestazioni in campo. Se Max riuscirà a risolvere tutti questi rebus, allora sì che la Juventus potrebbe provare una rimonta che sulla carta fino a sabato è sembrata impossibile, ma l’allenatore della Juve è attrezzato per queste imprese e il motto #finoallafine della Juventus la dice lunga sulle intenzioni dei bianconeri, che è sempre meglio non dare per spacciati.