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Inchiesta Juve, Chiellini davanti ai pm: "Sapevamo che comunicato era diverso da accordi"

Giorgio Chiellini
Giorgio ChielliniProfimedia
L'ex capitano bianconero ha testimoniato riguardo le vicende di due anni fa, quando il club bianconero comunicò di aver tagliato lo stipendio ai suoi giocatori per via della crisi causata dal Covid.

Questa volta, davanti ai pm, è stata la volta di Giorgio Chiellini (38). L'ex capitano della Juventus si è presentato in procura per rilasciare la sua deposizione in merito all'inchiesta Prisma, che riguarda le ipotesi di falso in bilancio dei bianconeri.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, il difensore del Los Angeles FC avrebbe ammesso davanti agli inquirenti (Ciro Santoriello, Mario Bendoni e all'aggiunto Marco Gianoglio), di essere a conoscenza del fatto che il comunicato della Juve sul taglio stipendi sarebbe stato diverso dall'accordo raggiunto con i giocatori, ma che al tempo non sapeva come fosse stato inserito nel bilancio.

"Tutti sapevamo che il comunicato sui 90 milioni di rinuncia sarebbe stato diverso dagli accordi, nel bilancio hanno messo l’importo del taglio, non so se era corretto o meno farlo".

Chiellini ha poi aggiunto: "I miei riferimenti erano Agnelli e Paratici da una parte e i compagni dall’altra. Ricordo che sono stato contattato da qualche altro giocatore di altre squadre, stavano anche loro cercando di trovare un accordo e gli ho spiegato quello che avevamo fatto noi. Ai colleghi che mi hanno contattato, ho risposto che una parte ci sarebbe stata restituita l’anno successivo, negli anni successivi".