Napoli-Juventus prometteva spettacolo e le aspettative non sono state disattese. Davanti agli occhi di un vivacissimo Maradona, i bianconeri, che non subivano gol da otto gare, sono capitolati con il pesante risultato di 5-1, subendo il dominio di una squadra che sembra non fermarsi più.
A fare la gara è stato un Napoli brillante e dai ritmi altissimi, che soltanto in poche occasioni ha sofferto gli spunti offensivi della Juventus. La tendenza si è affermata già dall'inizio del primo tempo, in cui a tenere in mano il pallino del gioco sono stati solo Osimhen e compagni. Al 14' è arrivata la prima rete azzurra, siglata da Victor Osimhen (24) sulla respinta di Wojtech Szczęsny su un tiro di Khvicha Kvaratskhelia (21). Al 39' il raddoppio, con una bella rete del georgiano, servito questa volta dal nigeriano.
La reazione degli uomini di Allegri è arrivata soltanto nei minuti finali del primo tempo, con uno squillo di tromba di Angel Di Maria (34), che ha colpito la traversa approfittando di un errore difensivo dei padroni di casa. Proprio l'argentino, al 42', ha segnato la rete che ha riaperto la gara, trovando il 2-1 su un assist magico di Arek Milik (28).
Un'illusione, quella bianconera, durata poco. La sfida ha avuto la sua svolta decisiva al 55', quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo Amir Rrahamani (28) ha spinto in rete la palla del 3-1. Un premio non da poco per il giocatore, alla terza gara dal rientro da un infortunio che lo teneva fuori dallo scorso ottobre. Da quel momento in poi, sono stati soltanto gi uomini di Spalletti a fare la gara, dilagando e imponendo alla miglior difesa del campionato un risultato pesantissimo. Cinque le reti subite in totale da una squadra bianconera in blackout totale per un ampio tratto del secondo tempo, con quella di Osimhen al 65' e quella di Elijf Elmas (23) a completare il punteggio del Napoli.
Un risultato che darà tanti grattacapi a Massimiliano Allegri, i cui grandi risultati degli ultimi mesi sono stati cancellati da una prestazione spenta e nettamente insufficente, in cui è mancato quanto di buono costruito nelle ultime otto partite.
Festa grande, invece, a Napoli, dove ormai non ci si può più nascondere: i partenopei sono i grandi favoriti a laurearsi campioni di questo campionato di Serie A.