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Il Milan è irriconoscibile o quello dell'anno scorso è stato un miracolo?

Il Milan è irriconoscibile o quello dell'anno scorso è stato un miracolo?
Il Milan è irriconoscibile o quello dell'anno scorso è stato un miracolo?AFP
La sconfitta in Supercoppa contro l'Inter ha acuito i problemi che i rossoneri si erano trascinati a Riad e la crisi, sinora latente, è scoppiata in tutta la sua evidenza. O, magari, il vero livello della squadra di Pioli è questo e quello della scorsa stagione soltanto un exploit

A questo punto non si può più tenerla nascosta. La crisi, sinora latente, è scoppiata in faccia a Stefano Pioli che, dalla sua, non può che fare buon viso a cattivo gioco: "Questa è una sconfitta che ci fa molto male, ma la stagione è lì che ci aspetta e noi dobbiamo tornare a giocare come sappiamo".

Tuttavia, potrebbe non essere un'eresia pensare che il reale livello del Milan sia questo. Intendiamoci, non quello messo in mostra a Riad contro l'Inter, ma quello di una squadra il cui obiettivo, all'inizio della stagione, potrebbe essere una piazza Champions e, magari, vincere anche la Coppa Italia. 

La seconda ipotesi, come sappiamo, è già sfumata, dopo la pesante sconfitta incassata, a San Siro, contro il Torino che ha espugnato il Meazza in inferiorità numerica (0-1).

In quel caso, però, dopo aver analizzato la partita, si ebbe la benevolenza di credere che una serata storta può capitare a tutti, anche perché, il giorno prima, l'Inter era riuscita a eliminare il Parma soltanto ai supplementari.

A trarre maggiormente in inganno, era stata la rimonta subita contro la Roma (2-2). In quel caso, infatti, il Milan si era reso protagonista di una buona prestazione interrottasi, però, sul più bello e permettendo, così, ai giallorossi di segnare due gol nei minuti finali.

A Lecce, invece, è successo l'esatto contrario: primo tempo a dir poco disastroso e reazione d'orgoglio nella ripresa, quando i rossoneri riuscirono a rimontare due reti e andare anche vicini alla vittoria. Un copione che Pioli avrebbe voluto rimettere in scena, ieri sera, a Riad.

Di fronte, però, c'era l'Inter, una squadra decisamente più abituata, rispetto a quella pugliese, a gestire questo tipo di pressioni. Ma quello che è più preoccupante per i tifosi rossoneri è che, a differenza di quanto successo alla stadio di Via del Mare, questa volta c'è stata nemmeno una reazione: "In questo momento facciamo fatica a reagire a un errore e a rimanere squadra. Reagiamo individualmente e non collettivamente".

L'analisi di Pioli non fa una piega. Se non fosse stato per i guizzi personali di Rafa Leao e per il fortuito tiro-cross di Ante Rebic finito sulla traversa, André Onana si sarebbe potuto unire al resto degli spettatori el King Fahd Stadium.

Ed è per questa ragione che Simon Kjaer non ha cercato alibi: "Stasera non abbiamo fatto una prestazione che ci avrebbe permesso di meritare di vincere. Dobbiamo guardarci dentro e chiedere scusa ai tifosi".

Le scuse, però, non basteranno a risalire la china. Servirebbero, quantomeno, un centravanti e un attaccante esterno in più. E sebbene, pochi giorni fa, Paolo Maldini abbia assicurato che il Milan "non tornerà sul mercato", la società rossonera, dopo la debacle nel derby di Supercoppa, potrebbe decidere di cambiare idea.

A Riad, il Milan ha eguagliato il peggior filotto dell'era Pioli: due sconfitte e due pareggi. E all'orizzonte c'è la sfida Champions contro la Lazio: un'occasione per dimostrare che lo scudetto dell'anno scorso non è stato un miracolo.