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Ibrahimovic più spavaldo che mai: "Sono ancora Dio, il numero 1: ora torno e cambia la musica"

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan IbrahimovicProfimedia
Lo svedese ha confessato di essere pronto a tornare in campo per dare una mano a un Milan in crisi. Inoltre, ha detto la sua sulla squadra, su Leao e De Ketelaere.

Zlatan Ibrahimovic non rilascia mai un'intervista senza dichiarazioni forti. L'ultima, ai microfoni di Sport Mediaset, inizia col botto:  "Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica". Il cambio di musica riguarda il Milan, squadra che in questo momento sta attraversando un momento molto difficile, culminato con la recente sconfitta nel derby contro l'Inter.

Riguardo il periodo difficile dei suoi, lo svedese ha detto la sua: "Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all'interno di un campionato. Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore"

Interrogato sul suo stato di salute dopo il lungo periodo fuori dal campo, Ibra ha voluto sciogliere ogni dubbio: "Sto bene, sto molto bene! Sono rientrato in gruppo e mi sento libero, libero in campo e fuori. Significa che sto bene. In questo periodo ho fatto di tutto per aiutare mister, staff e club da fuori. Ho avuto pazienza perché dovevo rientrare al top, il recupero sta andando tutto secondo i piani".

Pronto a tornare in campo per aiutare i suoi, Zlatan ha anche parlato di Rafael Leao, attualmente apparso poco brillante: "Ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio del migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e giocare a calcio". Relativamente alla questione del contratto del portoghese, in scadenza tra un anno e mezzo, Ibra ha voluto distendere l'ambiente, ricordando le grandi qualità del calciatore: "Tutto il resto si risolve, lui deve solo pensare a giocare. È diventato più forte rispetto a un anno fa, solo che quest’anno tutti sanno chi è Leao, l’anno scorso invece erano meno concentrati su di lui. Ora invece, sanno che è il più forte di tutti e stanno più attenti su di lui"

Per ultimo, l'attaccante 41enne ha difeso anche il contestatissimo Charles De Ketelaere, per il quale ha avuto parole di comprensione: "In questi mesi non ero tutti i giorni con la squadra, per conoscerlo bene devo essere tutti i giorni nello spogliatoio. Ha grandi pressioni anche per il prezzo pagato, tutti hanno aspettative. È un talento, ha grande potenziale, deve solo trovare la giusta strada per crescere. Poi è in un’altra città, fuori casa e deve abituarsi. Ma quando arrivi al Milan tutti ti aiutano, ti accolgono al meglio, quando entri nel nostro spogliatoio ti senti a casa. Deve solo sbloccarsi, poi una volta che si sblocca parte tutto".