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Giovanni Simeone: "Conte mi ricorda mio padre, il Napoli è una squadra in crescita'

ANSA
Giovanni Simeone:
Giovanni Simeone:Franco Romano / NurPhoto / AFP
L'attaccante argentino ha sottolineato: "Il motto del mister è 'Amma faticà'. Siamo un gruppo unito"

"Napoli rigenerato? Non so se sia la parola giusta: iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato molta forza e fiducia, e poi abbiamo trovato calciatori nuovi che ci danno una grandissima mano". Così l'attaccante del Napoli Giovanni Simeone, in un'intervista a Radio Crc, spiega il buon momento attraversato dal Napoli capolista.

Simeone, 29 anni, alla sua terza stagione con il Napoli, sta cercando di guadagnare sempre più spazio in campo, pur partendo alle spalle di Lukaku: "La cosa più importante del motto di Conte 'Amma faticà' - ha detto - è entrare nella mentalità del mister: devi faticare davvero tutto il giorno per fare ciò che ti chiede, nel momento in cui entri nella sua mentalità il corpo si adatta velocemente al lavoro che vuole fare".

Le parole di Simeone
Le parole di SimeoneFrancesco Romano / NurPhoto / AFP / Stats Perform

L'argentino rivela che al principio le cose sono state difficile: "All'inizio è stata dura nei ritiri. Conte è al 100% concentrato sul Napoli, mi ricorda molto papà Diego, perché ha passione per il calcio ed il gioco nella testa: vede tutto, intuisce, così capisci quando attaccare e quando difendere, sono le doti di un allenatore forte".

Simeone - che a oggi ha giocato soprattutto gli spezzoni finali di partita, segnando un gol contro il Bologna - elogia Lukaku: "Romelu - spiega - mi ha colpito molto, come calciatore lo conosciamo da anni, ma come persona è un intelligente compagno di squadra, aiuta sempre gli altri. Questo lo rende un leader. Posso dire che anche Neres, McTominay e Gilmour sono arrivati con l'idea di voler aiutare i compagni. Abbiamo una bella squadra e siamo in crescita, per arrivare lontano bisogna giocare di gruppo".

Il match di domenica
Il match di domenicaFlashscore

Arrivare lontano significa puntare di nuovo allo scudetto per un Napoli che è già capolista: "Il gruppo - dice Simeone - ha qualcosa di molto importante, il gioco di squadra. Siamo un gruppo unito tra chi gioca poco e chi gioca di più. Devono essere tutti coinvolti e noi lo siamo, poi dove arriveremo dipende dalle partite. Il calcio cambia sempre, c'è molta più tattica e attenzione ai dettagli: è più fisico, oggi devi essere un atleta forte e veloce per giocare. Gol in trasferta? Posso aiutare la squadra in 5 match difficili in questo mese".

Il prossimo match è a Empoli: "Sarà difficile - conclude Simeone - in un orario un po' strano come le 12.30. Ma per partite così bisogna iniziare forte, in quel campo non è facile giocare contro una squadra che sta bene. Vogliamo dimostrare che il Napoli sta crescendo".