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Formula 1: Andretti e GM a lavoro per l'ingresso della Cadillac nella competizione

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Formula 1: Andretti e GM a lavoro per l'ingresso della Cadillac nella competizione
Formula 1: Andretti e GM a lavoro per l'ingresso della Cadillac nella competizioneProfimedia
Colton Herta, pilota dell'Andretti Autosport in IndyCar, secondo le indiscrezioni sarebbe il favorito per un posto.

Andretti Global e General Motors hanno annunciato giovedì i loro piano di entrare nel circuito Formula 1 con un team americano attraverso il brand Cadillac.

"Il team Andretti Cadillac intende presentare una manifestazione di interesse quando la FIA aprirà il processo formale", si legge nel comunicato. "Se verrà selezionato, il team cercherà di gareggiare il prima possibile con almeno un pilota americano".

La scuderia Andretti Cadillac, se accettata dalla Formula Uno e dall'organo di governo della FIA, avrà sede negli Stati Uniti con una struttura di supporto in Gran Bretagna. La Andretti Global, con sede nell'Indiana, è gestita dall'ex pilota della McLaren F1 e campione di CART 1991 Michael Andretti, figlio del campione del mondo di Formula Uno 1978 Mario.

Colton Herta, pilota dell'Andretti Autosport in IndyCar, secondo le indiscrezioni sarebbe il favorito per un posto.

Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha dichiarato che l'organo di governo sta esplorando il processo di manifestazione di interesse e fornirà presto un aggiornamento.

Gli addetti ai lavori della Formula Uno non vedono la possibilità di un nuovo team prima del 2026, quando è prevista l'introduzione di una nuova power unit e l'Audi è pronta a entrare in un factory team dopo aver rilevato la Sauber, con sede in Svizzera. L'ultima squadra completamente nuova a entrare in Formula Uno è stata la Haas, di proprietà statunitense, nel 2016.

"Abbiamo fatto molte assunzioni, abbiamo un bel po' di persone che lavorano per noi, abbiamo assunto i principali ingegneri, quindi siamo molto avanti", ha detto Michael Andretti ai giornalisti in videoconferenza. "Abbiamo già assunto il nostro direttore tecnico e lo annunceremo in seguito. Uno degli obiettivi è quello di avere un costruttore americano e una squadra americana con un pilota americano. Credo che sarà la storia più importante dell'anno. La cosa più bella è che GM dispone di persone e risorse eccellenti, che ci aiuteranno a essere operativi ancora più rapidamente, quindi siamo in un'ottima posizione al momento" ha spiegato ancora l'ex campione di Formula 1.

Andretti, che ha già interessi in IndyCar, Formula E, Extreme E e auto sportive, ha annunciato i piani per un ingresso in F1 lo scorso febbraio, ma all'epoca ha incontrato una risposta tiepida da parte della FIA. Ha inoltre incontrato la resistenza di molte delle 10 scuderie esistenti e della dirigenza della Formula 1, che hanno messo in dubbio i vantaggi commerciali di un nuovo concorrente che diluisce la quota di ricavi. Attualmente, ogni nuovo concorrente deve pagare una tassa di 200 milioni di dollari per entrare nel mondo della Formula Uno, che viene ripartita tra le scuderie esistenti a titolo di compensazione.

Andretti non è l'unico ad esplorare un potenziale coinvolgimento in questo sport: secondo quanto riferito, anche la Honda starebbe valutando un ritorno, e la Formula Uno ha dichiarato che ci sono "una serie di conversazioni in corso che non sono visibili come altre".

"Tutti noi vogliamo garantire che il campionato rimanga credibile e stabile e ogni richiesta di nuovo ingresso sarà valutata da tutte le parti interessate in base a criteri che soddisfino questi obiettivi", ha dichiarato un portavoce. "Ogni nuova richiesta d'ingresso richiede l'accordo sia della F1 che della FIA".

 

ALTO PREZZO D'ENTRATA

Anche se la FIA al governo è sembrata per ora accogliente, la reazione del detentore dei diritti commerciali della Formula 1 all'annuncio di giovedì è stata tiepida e rimangono grandi ostacoli a qualsiasi potenziale undicesimo ingresso nel torneo, anche se pare che la FIA sia disposta ad aprire un processo di "manifestazione d'interesse", che richiederà del tempo. 

L'obiettivo di Andretti è quello di convincere i team e i dirigenti della Formula 1, e non sembra che sarà facile come accadeva in passato al momento dell'arrivo di una nuova scuderia. 

Quello che sembra ovvio è che il prezzo di entrata sarà molto alto, nel caso in cui la FIA accetti la richiesta d'ingresso della Cadillas. Secondo quanto detto all'agenzia di stampa Reuters, nel team senior si percepisce che le possibilità che Andretti venga accettato rimangono "altamente improbabili" e una forte maggioranza degli attuali concorrenti pare essere molto contraria a qualsiasi espansione.Il supporto precedente proveniva in gran parte dalla McLaren e dalla Alpine, entrambe di proprietà della Renault.

Uno degli ostacoli principali è il prezzo d'iscrizione, attualmente a quota 200 milioni di dollari, che sembra troppo a buon mercato. La cifra che in questo momento sembra essere la più congrua, da quanto indica sempre la fonte consultata da Reuters, è intorno ai 500 milioni: "Penso che l'unica possibilità che qualcuno ha di entrare sia pagare una quota d'iscrizione molto più alta".