Portogallo, Martínez si presenta: "Ronaldo è in nazionale da 19 anni e merita rispetto"

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Portogallo, Martínez si presenta: "Ronaldo è in nazionale da 19 anni e merita rispetto"

Portogallo, Martínez si presenta: "Ronaldo è in nazionale da 19 anni e merita rispetto"
Portogallo, Martínez si presenta: "Ronaldo è in nazionale da 19 anni e merita rispetto"Reuters
L'ex ct del Belgio ha fatto sapere che che assieme al suo staff dovranno "fare dei piccoli passi per gettare quelle che saranno le nostre basi". Dalla sua, il presidente della Federcalcio lusitana (FPF), Fernando Gomes, ci ha tenuto a sottolineare "la dimostrazione di coraggio che ha dato a tutti noi, accettando di succedere all'allenatore più titolato della storia della nazionale”.

Battesimo portoghese per Robert Martínez che, stamattina, ha preso ufficialmente in mano le redini della nazionale portoghese: "Sono molto felice di essere qui e di rappresentare una delle squadre più talentuose al mondo. La prima volta che ho parlato con il presidente della Fpf, ho capito che questo era il progetto sportivo che stavo aspettando. Sono cosciente che ci sono molte aspettative, ci sono grandi obiettivi, ma percepisco anche che c'è una grande squadra sia in campo che nella Cidade do Futebol. Spero che, tutti insieme, riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi".

Come non poteva essere altrimenti, uno dei tempi caldi della sua prima conferenza stampa è stato quello del futuro in nazionale di Cristiano Ronaldo: "Le decisioni nel calcio si prendono sul terreno di gioco - ha assicurato l'ex ct del Belgio - . Non sono un allenatore che decide in ufficio. Il mio punto di partenza è conoscere tutti e, da lì, parlare con tutti i giocatori. La lista dei 26 dell'ultimo Mondiale è il mio punto di partenza e Cristiano è uno di quei giocatori. È in nazionale da 19 anni e merita rispetto. A partire da lì, dovremo creare, in 10 settimane, la migliore squadra per qualificarci all'Europeo 2024. Abbiamo avviato un iter calcistico per cercare di conoscere tutti i giocatori che possono entrare in Nazionale. Ci sono 54 giocatori nei primi cinque campionati che hanno meno di 28 anni. Abbiamo Benfica e FC Porto in Champions League. Il mio compito è dare una possibilità a ogni giocatore e rispettarlo. Ho già giocato contro questi giocatori e sono felice di averli dalla mia parte. È un processo che avviene naturalmente, con molto lavoro e responsabilità".

Il primo banco di prova sarà quello rappresentato dalle qualificazioni ai prossimi campionati europei, che si disputeranno in Germania nel 2024: "L'obiettivo deve essere sempre quello di puntare in alto. L'importante è che l'allenatore capisca il progetto: se non ti qualifichi per l'Europeo, non puoi vincere; se non ti qualifichi per i Mondiali, non puoi vincerli. Dobbiamo fare dei piccoli passi per gettare quelle che saranno le nostre basi, a cominciare da marzo, quando giocheremo due partite importanti. Questa squadra deve rappresentare il popolo portoghese. La mia intenzione è molto chiara ed è per questo che sono qui. Credo nel progetto, credo nei giocatori portoghesi e spero di poter crescere insieme a loro".

"Ringrazio Roberto Martínez per l'entusiasmo e l'ambizione con cui ha accolto l'invito della Federcalcio portoghese (FPF). Ti auguro, caro Roberto, ogni fortuna e ti do il benvenuto a nome del popolo portoghese, certo che farai di tutto per condurre la nostra squadra fino alle fasi decisive delle grandi competizioni internazionali. Questo è un momento importante per la nazionale", ha sottolineato il presidente della FPF, Fernando Gomes

Una volta presentato il nuovo ct Gomes ha elogiato Fernando Santos: "Consentitemi di ribadire l'onore che è stato averlo come allenatore della nazionale dal 2014. Insieme abbiamo costruito il periodo più felice della nazionale con la vittoria a Euro 2016, la conquista della Nations League nel 2019, una delle migliori campagne di sempre ai Mondiali disputati in Qatar e il rafforzamento del vincolo tra la nostra squadra e gli 11 milioni di portoghesi. Grazie mille Fernando Santos, siamo sicuri che i portoghesi non dimenticheranno quello che hai fatto in quella che sarà per sempre la tua casa".

Fernando Gomes ha, poi, spiegato il processo di scelta del nuovo timoniere del Portogallo, scaturito dalla decisione di "iniziare un nuovo ciclo con l'obiettivo di arrivare alla Coppa del Mondo del 2026 come uno dei più forti candidati al titolo".

"Consentitemi di essere molto chiaro su questo: nonostante il nostro mandato scada nel 2024, devo prendere tutte le decisioni che garantiranno una transizione sicura e agevole per il mio successore. Ciò significa, ad esempio, guidare la candidatura per la Coppa del Mondo 2030 , pensando di eseguire il piano tracciato per il calcio portoghese nel 2030, rafforzare i legami con i nostri partner, negoziare sponsorizzazioni e nuove entrate che vadano oltre il 2026, migliorare le competizioni FPF, dare tutte le migliori condizioni alle squadre nazionali e, naturalmente, definire i contratti con gli allenatori. Ecco cosa ci si può aspettare da me finché rimarrò alla Cidade do Futebol", ha assicurato, rivelando di aver scelto "il profilo del nuovo allenatore insieme ai membri del consiglio che seguono la prima squadra, Humberto Coelho e João Pinto, e anche in sintonia con José Couceiro, vicepresidente nazionale e direttore tecnico".

"Il nuovo tecnico dovrà essere ambizioso, esperto di calcio internazionale, abituato a formare giocatori di altissimo livello, con esperienza nei migliori campionati e anche in nazionale. Nella definizione di questo profilo, il luogo di nascita del nuovo allenatore del Portogallo non è mai stato rilevante. La nostra è una nazionale composta da calciatori che giocano o hanno giocato in paesi e campionati diversi", ha sottolineato Gomes, specificando che "il percorso di Roberto Martínez parla da sé".

Il presidente della Fpf ha poi ricordato che il suo nuovo ct "è nato in Spagna e da giocatore è cresciuto nel suo paese prima di sbarcare in Inghilterra" e che "come allenatore ha costruito una carriera basata sull'acquisizione permanente di competenze e lavoro", isenza dimenticare la sua traiettoria sulla panchina del Belgio, "una squadra che ha collocato al numero 1 del ranking mondiale rendendola in grado di lottare contro qualsiasi avversario per tutti i titoli".

"Nella prima conversazione che ho avuto con Roberto Martínez mi è stato subito chiaro che mi trovavo di fronte a un allenatore che si adattava al profilo che avevamo delineato. Lui, come noi della FPF, crede che il Portogallo possa e debba essere sempre protagonista nelle fasi decisive delle principali competizioni, ossia raggiungere quantomeno le semifinali di qualsiasi torneo. Siamo un paese che ama il calcio. Il Portogallo è un avversario temuto e può battere qualsiasi squadra", ha affermato.

Rivolgendosi al nuovo allenatore, Fernando Gomes ha concluso ribadendo tutto ciò su cui può contare: "Un desiderio permanente di progredire e vincere, fiducia, stabilità, capacità di lavoro e, ne sono certo, il sostegno dei portoghesi".