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Doping Sinner, la Wada fa appello e chiede la squalifica, l'azzurro: "Sorpreso e deluso"

Aggiornato
Jannik Sinner in conferenza stampa
Jannik Sinner in conferenza stampaEMMANUEL WONG / GETTY IMAGES ASIAPAC / Getty Images via AFP
L'Agenzia Mondiale Antidoping non si trova d'accordo con la decisione dell'ITIA e chiede una squalifica di 1-2 anni

Non si placa la vicenda doping legata a Jannik Sinner: dopo esser stato dichiarato non colpevole, il numero 1 del mondo, in campo a Pechino contro Safiullin, deve affrontare ora il ricorso dell'agenzia antidoping.

L'azzurro era stato scagionato da ogni accusa il mese scorso: un tribunale indipendente convocato da Sport Resolutions lo scorso 15 agosto aveva stabilito che il tennista italiano non aveva alcuna colpa o negligenza per le due violazioni.

L'altoatesino aveva anche interrotto i rapporti con Giacomo Naldi e Umberto Ferrara, ex fisioterapista e preparatore di Sinner, due protagonisti dell'affaire doping.

"La constatazione di 'assenza di colpa o negligenza' non è corretta ai sensi delle norme vigenti", dice il comunicato.

Questo il comunicato pubblicato sul sito della Wada con l'Agenzia antidoping, che fa appello contro l'assoluzione di Sinner nella vicenda Clostebol: "L'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024".

"La WADA ritiene che la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La WADA chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è ora pendente davanti al CAS, la WADA non farà ulteriori commenti in questo momento".

Sinner: "Molto sorpreso e deluso"

Jannik Sinner si è detto "molto sorpreso e deluso" in merito al ricorso alla mossa dell'agenzia mondiale antidoping (Wada) che ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) contro l'assoluzione del tennista azzurro n.1 al mondo in relazione al caso Clostebol. "Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto", ha aggiunto in conferenza stampa. "Sono convinto che risulterò innocente, sarà la terza audizione".  Il tennista azzurro, dopo il passaggio del turno al torneo di Pechino, ha detto di aver saputo "privatamente" della mossa dell'agenzia mondiale antidoping "da un paio di giorni".

Binaghi: "Fiducia nel Tas"

"Abbiamo grande fiducia nell'organo (il TAS) che dovrà porre la parola fine sul caso. Poiché Sinner ha dalla sua non soltanto l'evidenza dei fatti ma anche l'assoluzione da parte di ben tre organi indipendenti". Il presidente della Fedrtennis, Angelo Binaghi, commenta così il ricorso della Wada contro l'assoluzione del tennista azzurro per la vicenda della positività al clostebol.

"Sono sicuro che l'unico effetto dell'appello della Wada sarà positivo, perché sancirà l'innocenza del ragazzo e metterà fine una volta per tutte a questa vicenda restituendoci un campione. nel pieno della sua serenità" ha concluso Binaghi.