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Quando l'Italia operaia di Conte sorprese il fiammante Belgio di De Bruyne e Hazard

Antonio Moschella
Bonucci e Giaccherini esultano dopo il gol che sblocca il risultato
Bonucci e Giaccherini esultano dopo il gol che sblocca il risultatoEMMANUEL DUNAND / AFP
Nella prima partita dell'Europeo 2016, gli azzurri sconfissero contro ogni pronostico i Diavoli Rossi, una delle squadre più quotate del torneo

Lancio di Bonucci, stop e gol di Giaccherini. In pochi secondi il compendio dell'Italia di Antonio Conte che avrebbe realizzato un ottimo Euro 2016. Battuta solamente ai calci di rigore dalla Germania ai quarti di finale, quella squadra azzurra così operaia e senza stelle dalla metà campo in su iniziò il suo percorso battendo proprio contro quel Belgio che sfiderà domani in Nations League. E, stavolta, nonostante continui a non disporre di particolari talenti creativi, a pronostici invertiti.

Oggi che gli azzurri sono in cima al loro gruppo di Nations League, dove hanno già battuto Francia e Israele, la rappresentativa dei Diavoli Rossi è un'altra, e non per una mera questione di nomi, visto che da nessuno dei due fronti ci sarà uno che ha disputato quell'incontro al Groupama Stadium di Lione. Oggi, infatti, gli effetti della cosiddetta generazione dorata del Belgio sono svaniti, e le assenze di De Bruyne e Lukaku, nonché di Courtois (in rotta col commissario tecnico tedesco) provocheranno la discesa in campo di una squadra sperimentale.

Tutta un'altra storia

Gli azzurri, invece, sono ritornati in qualche modo a quella difesa a tre che così bene fece in quel torneo continentale dove, però, oltre alla grinta di un condottiero indomito come Conte avevano come capitano Buffon e come principali guardiani Barzagli, Bonucci e Chiellini, un assortito trio difensivo quasi impenetrabile. In mezzo al campo, poi, c'era un metodista completo come De Rossi, attorno al quale ruotava tutto il perfetto schema disegnato dall'ex allenatore della Juventus.

Oggi, l'Italia e il Belgio sono diversissime da quella serata di Lione in cui gli azzurri sorpresero i belgi allora guidati da uno straripante Hazard, accompagnato a sua volta da un rampante De Bruyne e da un determinato Nainggolan nelle geometrie. La stazza fisica di Lukaku e di Fellaini vennero annullate dalla solidità difensiva azzurra, che poi sarebbe stata una costante in tutto il torneo, fino al K.O. dal dischetto contro i tedeschi. Adesso, invece, mentre Spalletti è passato alla difesa a tre per ottenere più concretezza, Tedesco dovrà innovare puntando su nomi freschi come Fofana, devastante giovedì scorso a Glasgow con il suo Lione, e un Doku che cerca in nazionale l'esplosione dopo essersi fatto notare al City.

Italia-Belgio
Italia-BelgioFlashscore

In palio c'è solo un match di Nations League, verrebbe da dire. Eppure sia il Belgio che cerca nuovi stimoli sia l'Italia che deve confermarsi non possono sottovalutare l'impegno di domani. L'impressione, infatti, è che gli azzurri abbiano recuperato il cinismo dell'epoca Conte, ma manchino di una difesa di ferro come nel 2016. I Diavoli Rossi, invece, non hanno nulla da perdere, e forse per questo scenderanno in campo a Roma con l'entusiasmo a mille. Dai precedenti infausti, del resto, si è soliti imparare.