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Nations League, Spalletti sicuro: "Col Belgio non cambiamo atteggiamento, Donnarumma gioca"

ANSA/Diretta
Luciano Spalletti
Luciano SpallettiGiuseppe Maffia/Nur Photo/AFP
Il Ct dell'Italia anticipa la sfida importante di Bruxelles, dove non ha intenzione di rinunciare al portiere e capitano, anche se è diffidato. Poi, l'allenatore azzurro ha anche avuto parole per le vittime dell'Heysel e per l'arrivo di Ranieri a Roma

"È un pericolo cambiare la mentalità dei calciatori: cercheremo di avere lo stesso atteggiamento e faremo di tutto per avere lo stesso comportamento". Lo ha detto Luciano Spalletti in vista di Belgio-Italia, con gli azzurri che hanno bisogno solo di un punto per qualificarsi ai quarti di Nations League.

"Il Belgio ha tanti giocatori, sarà sempre una nazionale fortissima come dice la storia. Lukaku è uno di questi e per noi sarà un'insidia da cui dovremo difenderci in modo corretto. Sarà fondamentale fare bene le preventive su di lui, sul quale il Belgio punterà molto", ha aggiunto.

Per quanto riguarda le sue scelte, il commissario tecnico azzurro ha rivelato che non farà a meno del suo capitano, nonostante la diffida che pende su di lui: "Domani gioca Donnarumma: bisogna fidarsi dei giocatori anche nei momenti più difficili, che sappiano comportarsi in maniera corretta".

Le parole di Spalletti
Le parole di SpallettiGiuseppe Maffia/Nur Photo/AFP/Stats Perform

"Abbiamo bisogno di un giocatore che sappia legare il centrocampo, che abbia attitudini offensive e Barella ha un po' tutto queste caratteristiche: ci sono altri giocatori ma Barella lo aspettavamo e probabilmente sarà in campo", ha poi aggiunto Spalletti parlando di quali potrebbero essere le sue scelte a centrocampo, dove ci sarà anche il dubbio in regia tra Locatelli e Rovella, in assenza di Ricci.

Al riguardo, l'allenatore italiano ha detto: "Si sta tranquilli che tra Locatelli e Rovella qualsiasi scelta che sarà fatta sarà quella giusta. Sia Rovella sia Locatelli stanno facendo un calcio interessante: stiamo attenti a chi fa bene. Locatelli, quando l'ho chiamato, gli brillavano gli occhi e questo è importantissimo. Non lo chiamavo perché volevo vedere cose che ora fa, cose differenti. Essere più qualitativi nel ruolo del mediano fa la differenza, lo stesso vale per Cambiaso". 

Il ricordo dell'Heysel

Poi, una parola sulla tragedia dell'Heysel del 29 maggio 1985, quando morirono 39 tifosi, 32 dei quali italiani. Oggi lo stadio si chiama Re Baldovino e lì si giocherà il match tra i padroni di casa e l'Italia: "Questa storia deve rimanere nella memoria di tutti, per rispetto nelle persone che sono morte, perché non succeda più. Ci sono alcuni momenti tristi come questi che non debbono succedere più, e va fatto capire a tutti che lo stadio è un luogo per divertirsi, per amare uno sport caro a tante persone". 

"Quella che doveva essere una festa divenne una tragedia: è un ricordo per me vivissimo", ha concluso il tecnico dell'Italia.

Il match
Il matchFlashscore

Infine, un commento sull'arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma, che sarà annunciato a breve: "Ranieri ha la conoscenza profonda di quei luoghi, viene da Testaccio. È una scelta fatta bene. Credo che lui abbia tutto il necessario per poter fare bene e risolvere le cose".