Ranieri: "Una grande liberazione. Avevo paura di tornare, di sporcare il bel ricordo"
Claudio Ranieri (71) ce l'ha fatta, ha riportato in A il Cagliari vincendo 0-1 a Bari con un gol in pieno recupero.
Ai microfoni di DAZN l'allenatore ha commentato questa impresa: "Una grande liberazione. Cagliari per me è tutto. 33 anni fa sono diventato allenatore qui e questa società mi ha permesso di girare l'Europa, sarò sempre grato a questa terra e a questo popolo. Avevo paura di tornare, di sporcare il bel ricordo. Poi mi ha colpito una frase di Gigi Riva ed è scattato qualcosa in più nella mia mente, sarebbe stato egoistico non accettare la proposta del Cagliari che attraversava un momento di difficoltà".
E ancora: "Dopo ogni sconfitta avevo male al cuore, era una ferita profonda. Il mio sentimento per questa maglia è autentico, ricordo quando vinsi la Premier League e rivolsi immediatamente un pensiero ai colori rossoblu. Sarò sempre grato a chi mi ha riportato in Sardegna. E voglio rivolgere un pensiero ai nostri tifosi, al nostro popolo e alla nostra gente. Non solo a chi viene allo stadio, e noi abbiamo un impianto piccolo, ma anche a tutti coloro che ci hanno sostenuto fino alla fine in queste settimane anche solo con un messaggio. Aver regalato una gioia a una piazza così appassionata mi rende orgoglioso".
Sempre Ranieri: "Sarei stato soddisfatto della prestazione anche se la partita fosse finita 0-0. Ho visto il Cagliari che piace a me, capace di giocare bene al calcio e di impegnare a ripetizione il loro portiere. Caprile ha fatto tre miracoli. E' stato paradossale: all'andata, in casa, abbiamo sofferto in contropiede pur essendo in vantaggio per 1-0, oggi la circolazione di palla è stata ottimale e ci siamo affacciati con frequenza nella loro metà campo. Nel finale mi sono arrabbiato perchè buttavamo il pallone lungo, dritto per dritto, quando invece avevo chiesto di allargare il gioco e di cercare il cross per la testa dei nostri centravanti. Ma va bene così, bravi tutti".