Verso Milan-Napoli: tra campionato e Europa, più dubbi che certezze per Mazzarri e Pioli
Da un big match all'altro. Dal Derby d'Italia a quella che era la sfida più importante del calcio italiano alla fine dei dorati anni Ottanta. Domenica prossima, infatti, San Siro smetterà i colori nerazzurri per indossare quelli rossoneri del Milan che riceve la visita del Napoli.
Aver ricordato i tempi in cui a incrociare le proprie spade erano, tra gli altri, Ruud Gullit e Marco Van Basten, da una parte, e Diego Armando Maradona e Antonio Careca, dall'altra, provocherà di certo un po' di nostalgia tra i tifosi delle due fazioni, soprattutto tra gli over 40 che la considereranno per sempe la partita per eccellenza.
Oggi è la situazione è diversa, ma non bisogna di certo dimenticare che il Milan e il Napoli hanno vinto gli ultimi due scudetti. La scorsa primavera, inoltre, le due squadre si sono affrontate nei quarti di finale di Champions League, quando i rossoneri riuscirono a sovvertire i pronostici, battendo la favoritissima schiacciasassi di Luciano Spalletti.
La missione di Walter
Sulla panchina azzurra, da qualche mese, c'è un allenatore a tempo, un traghettatore come si dice in questi casi. Walter Mazzarri è arrivato con l'obiettivo di riportare a galla la squadra che Rudi Garcia aveva ereditato dall'attuale ct azzurro. Per riuscirci, bisognerà conquistare la quarta piazza e assicurare al suo successore la partecipazione alla prossima edizione della massima competizione continentale.
Contemporaneamente, il Napoli è chiamato ad affrontare la doppia sfida degli ottavi di Champions contro il Barcellona, protagnista di una parabola molto simile a quella del club campano: dopo aver stravinto il proprio campionato l'anno scorso, i catalani hanno perso la propria identità e, tra tante difficoltà, stanno provando a recuperarla.
La lunga ombra di Conte
A differenza del collega toscano, la posizione di Stefano Pioli è più stabile, sebbene nemmeno lui possa dirsi sicuro del proprio posto di lavoro anche in vista della prossima stagione: "Pioli è il nostro allenatore e siamo contenti di lui", ha assicurato Zlatan Ibrahimovic.
Il nuovo consigliere speciale di Gerry Cardinale ha conquistato proprio sotto la guida dell'allenatore emiliano il suo ultimo grande titolo, ma i debiti di riconoscenza, così come le belle parole, non serviranno a nulla se il Milan non raggiungerà i propri obiettivi dopo la pesante eliminazione rimediata nella fase a gironi della Champions League. Non a caso, la lunga e pericolosa ombra di Antonio Conte comincia a incombere su Milanello.
Sotto questo aspetto, l'attuale terzo posto in campionato basterà soltanto se Leao e compagni manterranno alto il livello di concentrazione fino alla fine, sfruttando gli eventuali passi falsi di Inter e Juventus per riavvicinarsi alla vetta. E guai a snobbare l'Europa League perché, quantomeno in giro per l'Europa, non sono più ammesse brutte figure.