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Verso Lazio-Juventus, il capitano Immobile sfida il passato bianconero

Antonio Moschella
Immobile
ImmobileAFP
L'attaccante di Torre Annunziata è pronto per tornare in campo e guidare i biancocelesti contro la squadra che l'ha lanciato. Da secondo in classifica.e con la fascia delle Aquile al braccio

Nell'ultimo decennio, in Italia nessuno ha riempito tanto i referti dei tabellini in qualità di marcatore come Ciro Immobile. L'attaccante e capitano della Lazio, vincitore di ben quattro titoli di capocannoniere di Serie A, ha sempre ribadito con notevole nonchalance la sua condizione di artigliere prediletto del torneo tricolore, dove lui vive felice e gioioso. Le esperienze all'estero, a Siviglia e a Dortmund, ne hanno forgiato l'immagine di bomber da campionato italiano tout court, e lo stesso dicasi per le partite con la nazionale italiana, dove è sempre appparso come un pesce fuor d'acqua.

Goleador di livello prima al Torino e poi esploso definitivamente dopo l'approdo alla Lazio, l'attuale capitano biancoceleste affronta oggi il suo passato, ossia quella Juventus che ha creduto in lui quando era poco più di un bambino promettente per poi lasciarlo andare quando era diventato un ragazzo maturo. In bianconero dal 2007 al 2010, ossia al compimento dei vent'anni, l'attaccante di Torre Annunziata non ha mai trovato posto in una Juve che comunque si stava riprendendo dopo lo scandalo di Calciopoli. Mandato a farsi le ossa altrove, da giovane visse la gloriosa stagione di Pescara, con la quale si laureò capocannoniere nell'annata 2011-12, quella della promozione in Serie A, per poi passare al Torino.

È stato con la Lazio, però, che ha raggiunto la sua maturità assoluta, come dimostrato dai 193 gol in 287 partite con la maglia biancoceleste. Miglior cannoniere di sempre della storia del club romano, il capocannoniere della scorsa edizione della Serie A è stato condizionato nell'annata attuale da una serie di infortuni muscolare che lo hanno tenuto fuori dalle sue medie realizzative standard.

Verso la Champions

Assente per un periodo piuttosto lungo nella stagione attuale, Immobile torna adesso al servizio di Maurizio Sarri e della sua Lazio, una squadra che anche senza di lui è riuscita ad andare avanti in campionato, dove attualmente occupa la seconda posizione. Il 4-3-3 del tecnico toscano ha senza dubbio sentito la mancanza del centravanti e capitano, ma le prestazioni di Felipe Anderson da falso nueve e l'armonia del gruppo hanno sopperito a quest'assenza. Sabato, che all'Olimpico arriva la Juventus e c'è bisogno di vincere per mantenere saldo il secondo posto e credere alla qualificazione alla prossima Champions League, Sarri sta già pensando all'asso da calare fin da subito.

E l'asso è appunto Immobile, ormai legato anima e corpo alla Lazio e lontanissimo da quella Juventus che lo ha sballottato in giro per l'Italia anche dopo il suo eccellente apprendistato a Pescara. Forgiato da Zdenek Zeman e diventato maturo con Simone Inzaghi, colui che vinse un titolo di capocannoniere con la maglia granata del Torino sogna di fare un grande scherzo a Madama. Nei precedenti scontri con i bianconeri, Immobile ha vinto solo due volte in 14 partite di Serie A, con un bilancio di 11 sconfitte e solo quattro reti segnate. Migliori le statistiche in Supercoppa Italiana, dove ha vinto due volte su due e segnato una doppietta nell'edizione del 2017.

Sabato, davanti al proprio pubblico, il capitano biancoceleste sarà il più risoluto di tutti a vincere. Ancora a quota nove in campionato quest'anno, un bomber abituato da sei stagioni a segnare almeno dai 15 ai 36 gol per annata, aspetta la sua rivincita contro il club che l'ha lanciato. Per il sogno Champions. Ma non solo.