Serie A, uno scatenato Frattesi porta l'Inter a una convincente vittoria a Empoli
Dopo la vittoria del Napoli ieri sera in casa del Milan, l'Inter si è sentita obbligata a scendere in campo a Empoli per vincere ed evitare una fuga da parte dei partenopei. Inoltre, il pari casalingo contro la Juventus, arrivato dopo un'agonica rimonta, aveva molestato non poco la preparazione da parte di Simone Inzaghi, che sapeva anche di dover affrontare una squadra ben attrezzata e che aveva fermato al Castellani sullo 0-0 la squadra di Thiago Motta.
E per vincere in Toscana l'allenatore nerazzurro ha visto Barella spartirsi la regia con Mkhitaryan, tanto per non esagerare nell'esperimento tattico in mancanza di Calhanoglu. I padroni di casa hanno puntato su pressare e andare subito in verticale, suonando per primi con una transizione culminata in un tiro di Solbakken ben controllato da Sommer. Al quarto d'ora, però, era un monumentale Vasquez a dover confermare il suo status di portierone di inizio annata sventando il gol di Bastoni con un intervento felino.
La virata del match arriva dopo la mezz'ora, con l'espulsione diretta, dopo revisione del Var, per Goglichidze. Fatale per il georgiano un intervento col piede a martello su Thuram, in seguito al quale dunque i padroni di casa si sono ritrovati con un uomo in meno. L'inizio dell'arrembaggio dell'Inter, però, non è stato concretizzato nei primi 45, che anzi si sono conclusi con un errore di capitan Lautaro sotto la porta rivale.
Dopo un tentativo su punizione dei locali a inizio ripresa, arrivava però lo squillo di superiorità degli ospiti, che al 50esimo trovavano il gol del vantaggio con un sinistro deviato all'incrocio di Frattesi, capace di trasformare al meglio una sponda aerea di Darmian dopo un tracciante di Bastoni a incrociare. Un lampo che squarciava la partita e metteva l'Inter nella condizione ottimale di poter gestire il vantaggio numerico e del risultato.
L'orgoglio dell'Empoli, nonostante tutto, rimaneva intatto, e l'estro di Fazzini trovava spazio e tempo per esprimersi in creazioni nella trequarti avversaria, sebbene i nerazzurri reggevano l'urto anche delle folate del neo entrato Pezzella, un esterno sinistro tambureggiante. Poi, dopo un colpo di testa di Lautaro a botta sicura respinto da Vasquez, al 67esimo timbrava nuovamente il cartellino Frattesi, abilissimo a inserirsi e a definire con una conclusione precisa dopo un tacco perfettamente smarcante del capitano argentino.
Per il centrocampista classe 1999 era la prima doppietta di sempre in Serie A, a conferma di uno status di grimaldello evidente anche in nazionale, mentre l'Inter vedeva il match andare in discesa e doveva principalmente tenere il campo con saggezza per non permettere ai toscani di riaprire il match contro ogni pronostico. Anzi, arrivava anche il gol dello 0-3 dopo un disimpegno approssimativo dei padroni di casa: Barella rubava palla sulla mezzaluna e serviva Lautaro, che con un piazzato di sinistro trovava il diagonale che valeva il suo 134esimo gol in nerazzurro.
E così, l'argentino festeggiava il titolo astratto di massimo goleador straniero della storia dell'Inter superando Nyers e mettendo la griffe sul sigillo nerazzurro al Castellani. La contesa si ammorbidiva pian piano col passare dei minuti, e la squadra di Inzaghi portava così a casa un trionfo solido, con il quale ricorda ad Antonio Conte che la strada è ancora lunga.