La Serie A ha emesso quasi tutti i suoi verdetti e bisogna decidere solo la squadra che si salverà tra Spezia e Verona attese allo spareggio, oltre a quante squadre parteciperanno all'Europa League. Ieri infatti la Roma è riuscita ad acciuffare l'ultima piazza utile con un rigore di Dybala al 91', togliendola così di fatto alla Juventus a cui non è bastata la vittoria di Udine. Bianconeri quindi in Conference League, mentre i giallorossi e l'Atalanta in Europa League potrebbero essere affiancati anche dalla Fiorentina, se la squadra di Italiano vincerà la coppa nella finale contro il West Ham di mercoledì.
Il guadagno dai diritti tv in base al piazzamento
Non solo i piazzamenti europei però generano guadagni. Anche se la partecipazione alle coppe regala quelli più sostanziosi, anche il piazzamento in classifica e altri risultati sportivi hanno un peso a livello economico con la distribuzione dei diritti televisivi tra i club, influendo per il 30%. Nella fattispecie:
il 12% basato è basato sul piazzamento;
il 3% sui punti della stagione in corso;
il 10% sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati;
il 5% su una graduatoria che tiene conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dal 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento.
Per la stagione 2022/23 l'ammontare stanziato per i piazzamenti è poco più di 122 milioni di euro, con la cifra che in futuro potrà variare anche sulla base di nuovi contratti per i diritti internazionali. Si può quindi stimare che la prima posizione in classifica garantirà 19 milioni di euro, mentre per l’ultimo posto è previsto un minimo di 400mila euro. Ecco quindi i ricavi distribuiti sulla base della classifica di questa stagione:
Napoli – 19 milioni di euro
Lazio – 16 milioni di euro
Inter – 13,7 milioni di euro
Milan – 11,4 milioni di euro
Atalanta – 9,9 milioni di euro
Roma – 8,4 milioni di euro
Juventus – 6,9 milioni di euro
Fiorentina – 6,1 milioni di euro
Bologna – 5,3 milioni di euro
Torino – 4,6 milioni di euro
Monza – 3,8 milioni di euro
Udinese – 3,4 milioni di euro
Sassuolo – 3 milioni di euro
Empoli – 2,7 milioni di euro
Salernitana –2,3 milioni di euro
Lecce – 1,9 milioni di euro
Spezia – 1,5 milioni di euro
Verona – 1,1 milione di euro
Cremonese – 0,8 milioni di euro
Sampdoria – 0,4 milioni di euro
A questa cifra, per ogni club va poi sommata la quota uguale per tutte le squadre, che in questa stagione ammonta a circa 25,5 milioni di euro, nonche altre quote basate su parametri come audience in tv, spettatori allo stadio e calcoli sui piazzamenti precedenti, oltre ovviamente al premio qualificazione per le coppe europee stabilito dall'Uefa.
Il guadagno in base ai punti realizzati in campionato
Il 3% dl tesoretto viene invece suddiviso in base alle prestazioni, questa è quindi la distribuzione dei ricavi per i club di Serie A sulla base dei punti ottenuti in stagione:
Napoli – 2,67 milioni di euro
Lazio – 2,19 milioni di euro
Inter – 2,13 milioni di euro
Milan – 2,08 milioni di euro
Atalanta – 1,90 milioni di euro
Roma – 1,87 milioni di euro
Juventus – 1,84 milioni di euro
Fiorentina – 1,66 milioni di euro
Bologna – 1,60 milioni di euro
Torino – 1,57 milioni di euro
Monza – 1,54 milioni di euro
Udinese – 1,36 milioni di euro
Sassuolo – 1,33 milioni di euro
Empoli – 1,27 milioni di euro
Salernitana – 1,25 milioni di euro
Lecce – 1,07 milioni di euro
Spezia – 920mila euro
Verona – 920mila euro
Cremonese – 800mila euro
Sampdoria – 560mila euro
Paracadute di 60 milioni per le retrocesse: 25 milioni alla Samp, 10 milioni alla Cremonese
Anche le squadre retrocesse potranno "consolarsi" con i soldi messi a disposizione da un paracadute del valore di 60 milioni, con l'ammontare del tesoretto distribuito su tre fasce.
Una fascia A in cui le neopromosse che tornano in Serie B avranno a disposizione 10 milioni di euro.
Una fascia B occupata dalle squadre retrocesse dopo due stagioni in Serie A negli ultimi tre anni, anche non consecutive, a cui vanno 15 milioni di euro.
Una fascia C composta dalle squadre che retrocedono dopo aver militato in Serie A tre stagioni, anche non consecutive, nelle ultime quattro, a cui vanno 25 milioni di euro.
Ecco quindi che Spezia o l’Hellas Verona così come la Sampdoria guadagnerebbero 25 milioni, mentre la Cremonese 10 milioni. Per il pagamento, il 40% della somma viene versata il giorno dopo l’ultima gara in campionato e la seconda quota entro 15 giorni dalla prima gara ufficiale nel nuovo campionato. La Cremonese incasserà quindi 4 milioni di anticipo sui 10, mentre Samp e Spezia o Verona incasseranno subito 10 milioni, parte dei 25 che gli spettano.