Serie A, la Lazio continua la sua marcia: sbancato anche il Picco
Non si ferma più la Lazio di Sarri che centra al Picco contro lo Spezia la quarta vittoria consecutiva dopo Roma, Monza e Juventus, consolidando così il secondo posto in classifica. Sarà soddisfatto il tecnico dei biancocelesti che aveva avvertito sui rischi di queste partite prese con troppa presunzione alla vigilia. Tre gol, il primo su calcio di rigore di Ciro Immobile che fa doppia cifra in campionato, l’altro del “bomber di scorta” Felipe Anderson, e il primo in assoluto di Marcos Antonio regalano tre punti contro uno Spezia battagliero che veniva da una sola sconfitta nelle ultime sei partite.
Maurizio Sarri, proprio perché temeva passi falsi, decide di confermare la stessa squadra che ha battuto la Juventus, con il tridente offensivo composta da Anderson e Zaccagni ai lati di Immobile. Semplici recupera invece Caldara, Agudelo e Kovalenko che però lascia partire dalla panchina, affidando in attacco a Verde, Gyasi e Nzola.
Partono subito aggressivi i padroni di casa, con Bourabia che colpisce una traversa dopo pochi minuti. Una Lazio un po’ in bambola rischia di capitolare anche qualche istante dopo su un colpo di testa di Nzola, che solo davanti al portiere sbaglia la mira. Per sbloccare il risultato alla Lazio serve un calcio di rigore, realizzato al 36’ da Immobile per fallo di Ampadu su Felipe Anderson. Nel finale di tempo la Lazio sfiora il raddoppio con Immobile che non arriva alla deviazione.
Nel secondo tempo la Lazio trova subito il secondo gol con Felipe Anderson, che insacca da pochi metri dopo un’azione corale. Lo Spezia non si abbatte e cerca di ridurre le distanze con un tiro di Ekdal, ma Propedel è attento. Nel finale arriva anche l’espulsione di Ampadu per doppia ammonizione e il terzo gol di Marcos Antonio, dopo una bella azione personale in cui salta anche il portiere. La Lazio può così portare a casa tre punti d’oro che la proiettano a quota 61 in classifica. Lo Spezia fallisce invece l'aggancio al Lecce e resta nell'interzona, a quattro punti dell'inferno della retrocessione.
