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Serie A, Kean e Bove trascinano la Fiorentina a una vittoria schiacciante sulla Roma

Antonio Moschella
Moise Kean
Moise KeanGabriele Maltinti / GETTY IMAGES EUROPE / AFP
I viola si impongono in modo netto sui giallorossi, puniti anche dall'ex di turno, tra i migliori insieme al bomber azzurro, autore di due reti.

La Fiorentina di questo inizio campionato sembra essere quel classico diesel che tarda a carburare ma che, quando accelera, diventa letale. E oggi contro la Roma è stato evidente come la squadra di Raffaele Palladino sembra essere nel suo momento più caldo e fluido, dove sono tante le cose che riescono. Il terribile uno-due rappresentato dai gol di Kean al nono e di Beltran su rigore al 17esimo ha dato conferma della fertilità offensiva dei toscani, che corrono tanto e in modo corretto. 

La società tra l'italiano e l'argentino sembra ormai ben salda, come testimoniato dal centro dell'1-0 da parte di Kean, imbeccato perfettamente da Beltran dopo che lo stesso centravanti lo aveva ben liberato con un colpo di tacco a centrocampo. Il penalty perfettamente trasformato dall'ex River Plate, che Bove si era guadagnato con astuzia rubando il tempo a Celik, aveva sconfessato la dichiarazione di Palladino a Dazn nel prepartita, dove l'allenatore viola aveva ammesso che il rigorista era proprio l'attaccante piemontese. 

I due cambi di Juric alla mezz'ora, con Cristante e Angeliño che lasciavano il posto, scuri in volto, a Kone e a Zalewski, erano il riflesso della crisi di una Roma inerme e davvero senza idee, con Dybala come al solito a predicare nel deserto senza accoliti, mentre Dovbyk non trovava alcun tipo di rifornimenti adeguati. A suonare la carica è il neo entrato Kone, la cui staffilata di destro sorprendeva De Gea e riapriva il match. Ma era solo un lampo ingannevole, perché dopo meno di due minuti un'altra folata dell'incombustibile ex Bove permetteva a Kean di segnare di nuovo e nel più comodo dei modi.

Le statistiche del primo tempo
Le statistiche del primo tempoFlashscore

La dura legge dell'ex, però, non trovava la rigorosa e dolorosa applicazione solo nelle grandi fiammate del centrocampista romano classe 2002. Bove, nato e cresciuto nella Roma, trovava all'inizio della ripresa il gol del 4-1 dopo un contropiede perfettamente eseguito da tutti, con il motorino viola a culminare un illuminante tocco di Adli. Dribbling e tocco secco a fulminare Svilar, per poi non esultare come da copione. Ma era per lui la consacrazione in un match fatto di ottime scelte tattiche oltre che tecniche. 

L'impotenza dei capitolini veniva immortalata dalla deviazione di De Gea che spostava sul palo una sublime punizione calciata da Dybala all'ora di gioco. Ma non solo. Perché due minuti dopo veniva espulso per doppia ammonizione un impotente Hermoso, a fotografare in modo ancora più impietoso la frustrazione degli ospiti. La standing ovation per Beltran e Bove al momento della loro sostituzione anticipava la sciagurata autorete di un appena entrato Hummels, la cui prima apparizione in giallorosso era totalmente da incubo. 

E così, dopo una prestazione oscena, ecco che su Ivan Juric aleggia già il fantasma dell'esonero, con l'ipotesi di un possibile ritorno di Daniele De Rossi in panchina. Il tutto neanche 40 giorni dopo l'arrivo del croato a Trigoria. Il durissimo tonfo del Franchi è il punto finale di una serie di scelte errate in casa Roma, squadra adesso a metà classifica e totalmente svuotata dal punto di vista dell'anima. La Fiorentina, invece, ora è quarta insieme ad Atalanta, Udinese e Lazio, a un solo punto dalla Juve. Ed è già saldamente nell'alta borghesia del campionato. 

Le statistiche del match
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