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Serie A, Gosens e De Gea spingono la Fiorentina a una cinica vittoria al Ferraris

Antonio Moschella
Il gol decisivo di Gosens
Il gol decisivo di GosensTano Pecoraro / LaPresse / Profimedia
Il gol del tedesco e le parate dello spagnolo risultano fondamentali per il trionfo dei viola su un Genoa che nel finale avrebbe meritato il pari per l'assalto

Aveva bisogno di vincere il Genoa di Gilardino, arrivato a questa decima giornata di campionato come fiebile fanalino di coda e non splendente come la Lanterna che adorna il suo porto. La sfidante Fiorentina calcava il Luigi Ferraris lanciata dopo le ultime convincenti prestazioni ma senza l'ispirato centravanti Kean, sostituito da Kouamé per volere dell'ex Palladino, oggi allenatore ma un tempo attaccante rossoblu.

La pressione alta e asfissiante della prima mezz'ora ha caratterizzato l'atteggiamento dei liguri, i cui due attaccanti Pinamonti ed Ekhator davano mostra di intraprendenza atletica, sebbene poco innescati dal fraseggio dei compagni. I toscani, invece, soffrivano non poco l'assenza del loro bomber titolare, uno che sa far salire la squadra spalle alla porta, qualcosa di indispensabile in partite rognose come questa. Sottil era uno dei più attivi sull'out mancino per gli ospiti, mentre tra i locali era Thorsby a battersi come un leone in ogni zolla di campo.

Il ruggito richiesto dai tifosi di casa arrivava all'inizio del secondo tempo, quando il giovane Ekhator sfrecciava in verticale ma da posizione defilata spediva in quella curva dove da tifoso avrà visto molte partite. Era, tuttavia, un segnale di intenti da parte dei genoani, che però poco dopo iniziavano una strenua difesa, con capitan Badelj a sventare una bella occasione per Beltran sotto porta.

Con il passare dei minuti, la Fiorentina faceva sentire sempre più la pressione, nel tentativo di sfondare la resistenza avversaria, ed era sempre sul lato di Sottil che arrivavano le idee più interessanti, ma la mancanza di Kean si sentiva eccome. Poi, come da contrappasso, era un cross dalla destra di Beltran che faceva scaturire il vantaggio ospite. A siglarlo era Gosens, che su un inserimento per colpire di testa veniva favorito da un rimpallo dopo il quale puntava di giustezza col sinistro per sbloccare il match al 74esimo.

La reazione ligure era immediata, con Pinamonti che esaltava i riflessi di De Gea con un destro di controbalzo sul quale lo spagnolo si esibiva in una deviazione elastica. All'81esimo era sempre l'attaccante col numero 19 sul dorso a provarci con una conclusione al volo, la quale però era troppo centrale per impensierire un portiere scafato come l'iberico. 

L'assalto all'arma bianca dei liguri aveva come principale fuoco un tentativo acrobatico del subentrato Masini, la cui rovesciata era stilisticamente apprezzabile ma poco precisa. Poi, il miracolo definitivo di De Gea, che si lancia a volo d'angelo per togliere dall'incrocio un colpo di testa di Vasquez, portando a termine un colpo decisivo per la vittoria dei suoi. La terza consecutiva per la Viola, che raccoglie forse un premio eccessivo ma ringrazia e si porta al quarto posto insieme all'Atalanta.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

In tribuna, il neo acquisto Balotelli non avrà gradito spettacolo ed esito, ma potrebbe anche pensare di poter avere una missione importante a 34 anni. Quella di stupire tutti e arrivare in soccorso di un Genoa che in avanti ha bisogno di esperienza, peso e talento. Ma anche quel po' di fortuna della quale nell'ultimo quarto d'ora di stasera non è riuscita a disporre.