Roma: le ipotesi Mancini e Garcia rimangono le più concrete ma il club prende tempo
Telefoni che squillano, contatti e sondaggi, ma il nome dell'allenatore che guiderà la Roma prendendo il posto dell'esonerato Ivan Juric rimane per il momento un mistero.
Servirà quindi ancora un po' di tempo perché, come scritto nel comunicato con il quale si ringraziava il tecnico croato per il lavoro svolto, la decisione non sarà imminente.
Dei tanti nomi fatti i più plausibili, secondo gli ultimi exit poll, sono quelli di Roberto Mancini e Rudi Garcia, anche se è impossibile escludere anche un mister x rimasto top secret.
Una cosa è certa: nessuno a Trigoria, dopo già due licenziamenti, vuole sbagliare ancora e per questo la proprietà si sta prendendo qualche ora in più per riflettere, prima di annunciare il nuovo allenatore.
Nel frattempo la squadra, com'era stato già deciso con Juric, disporrà di due giorni di riposo, con la ripresa degli allenamenti fissata per mercoledì.
Un programma che potrebbe variare in base al momento dell'annuncio del nuovo tecnico per il quale però, al netto delle parole di circostanza del diesse giallorosso, la decisione sarà solo ed esclusivamente dei Friedkin che si sta avvalendo anche di una società guidata dal potente intermediario italo-australiano Frank Trimboli (nella cui scuderia c'è Frank Lampard).
Ghisolfi punta sul ritorno di DDR, che non chiude le porte
Anche perché Ghisolfi avrebbe provato a candidare nuovamente Daniele De Rossi trovando il no degli americani che secondo alcuni rumors, smentiti da Trigoria, sarebbero in Italia. Più precisamente nella zona di Ladispoli, in un lussuosissimo hotel che in passato è stato già il loro quartier generale.
"Io questa cosa non l'ho mai detta". Così Daniele De Rossi, ex allenatore della Roma, ha risposto a chi gli chiedeva della frase "Qui non mi vedrete più" che, secondo alcune ricostruzioni, avrebbe detto il giorno del suo esonero a Trigoria.
De Rossi è entrato oggi a far parte della Hall of Fame del calcio italiano, riconoscimento che gli è stato conferito nel corso della cerimonia che si è tenuta al centro tecnico federale di Coverciano a Firenze. A Trigoria, ha detto dal palco di Coverciano la storica bandiera giallorossa, "io sono di casa, ho passato più tempo lì che nella mia casa. Nei posti dove uno si sente a casa ci torna, anche se non ci vai tutti i giorni a fare colazione. Come torno a Coverciano, tornerò anche a Trigoria".
La società non vuole un altro traghettatore
La Roma, però, giura che i proprietari non siano nella Capitale e nemmeno in Italia (dovrebbero essere a Londra), ma questo poco importa ai tifosi che intanto fuori dal resort laziale hanno appeso lo striscione "Friedkin go home".
L'ennesimo segnale di uno scollamento tra piazza e società, figlio non solo dei mancati risultati, ma soprattutto del primo esonero di stagione, quello di De Rossi, mai perdonato e digerito veramente.
Per questo la prossima scelta dovrà essere ponderata e l'obiettivo è quello di non prendere un traghettatore, ma un allenatore che possa riaprire il progetto lanciato in estate.
Da qui la necessità di prendersi del tempo in più per il casting, cercando però di non andare oltre mercoledì. Come detto, Roberto Mancini è il preferito, ma ingaggio e garanzie richieste sono un ostacolo non facile, così nelle ultime ore ha preso piede anche il ritorno di Rudi Garcia, fermo dopo il flop a Napoli dello scorso anno.
I nomi meno caldi
Le ipotesi che sembravano portare a una pista straniera, invece, come Lampard, Terzic e Potter non sono decollate, mentre Massimiliano Allegri per ora rimane solo una suggestione.
Inoltre la settimana appena iniziata dovrà essere anche quella che porterà a una fumata bianca per il Ceo, ruolo rimasto vacante dopo le dimissioni di Lina Souloukou.
I nomi di Giovanni Carnevali e Gian Paolo Montali sono i più accreditati, ma anche in questo in caso i Friedkin hanno fatto perdere le loro tracce. A ogni modo nelle prossime ore dovranno arrivare delle risposte, perché il tempo non sorride certo alla Roma, tantomeno al futuro allenatore.