Roma, è crisi totale: rissa sfiorata Juric-Mancini e Pellegrini bacchetta Ghisolfi
La Roma non solo è una polveriera - questo è noto già da tempo - ma è anche vicinissima a esplodere. Anzi, per certi versi, è già esplosa. Soltanto una società indifferente - che sta dall'altra parte dell'Oceano Atlantico e ha un'agenda talmente fitta di appuntamenti da non permettergli di fare una capatina nella città eterna - potrebbe non accorgersene.
E se, invece, se ne sono accorti, la situazione non cambia di una virgola. Anzi, è addirittura peggio, perché la squadra giallorossa sta perdendo tempo e punti che alla fine della fiera potrebbero risultare decisivi.
Quando il futuro di un allenatore non dipende dai risultati e nemmeno dalla sua relazione con lo spogliatoio, bensì dall'assenza fisica di chi dovrebbe venire a licenziarti, com'è stato fatto con José Mourinho e Daniele De Rossi, ma non trova il tempo di farlo, vuol dire che qualcosa non funziona.
Ed è per questa ragione che la gara contro il Torino potrebbe voler dire tutto o niente. Anche in caso di vittoria, infatti, non è detto che il tecnico croato sia confermato in panchina, perché magari proprio in quei giorni i Friedkin trovano un buco per andare a Trigoria ed esonerarlo. Perché la sensazione è si tratti solo di una questione di tempo.
Lo spogliatoio si ribella
Fatto sta che, mentre i proprietari della Roma provano a cancellare qualche impegno per dedicare qualche minuto alla propria squadra di calcio, la situazione all'interno dello spogliatoio si surriscalda sempre di più giorno dopo giorno.
Prova ne sia quanto rivelato dalla Gazzetta dello Sport sulla rissa sfiorata tra Ivan Juric e un suo calciatore durante l'intervallo della sfida dello scorso fine settimana al Franchi: "Dopo il 5-1 subito con la Fiorentina d’altronde i diverbi sono stati parecchi a partire da una furiosa lite tra Gianluca Mancini e lo stesso Juric. Il tecnico a fine primo tempo ha rimproverato il difensore per il primo gol subito e per il rischio di un secondo giallo, la risposta del vice capitano è stata decisamente sopra le righe e si è rischiato il contatto fisico. Al ritorno in campo né Mancini né Cristante si sono accomodati in panchina, un comportamento che la società sta pensando di punire con un provvedimento".
Parallelamente, Lorenzo Pellegrini ne ha detto due a Florent Ghisolfi: "Il capitano ha risposto a tono al ds, sceso a fine partita negli spogliatoi del Franchi per rimproverare la squadra con l’aiuto del solito interprete. Dopo aver ascoltato le parole del dirigente si è alzato proprio Pellegrini: 'Nessuno ci ha interpellati sulla questione, e avete mandato via dopo 4 giornate un allenatore che ci aveva insegnato un certo tipo di calcio per prendere uno agli antipodi', il succo del discorso del numero 7 con il tacito assenso di molti nuovi arrivati e di altri simboli come Leandro Paredes". Insomma, non c'è davvero tempo da perdere.
Mancini, Saelemaekers e Soulé dialogano coi tifosi pre Torino
Si avvicina la gara con il Torino e i tifosi chiedono spiegazioni ai calciatori della Roma in uscita da Trigoria dopo l'allenamento di oggi. Confronto con Alexis Saelemakers, Matias Soulé e Gianluca Mancini. "Ritorneremo ragazzi. Noi diamo veramente tutto ogni partita, domenica è stato un disastro", le parole del difensore giallorosso dalla sua macchina mentre lascia il centro sportivo.
"Falli svegliare", gridano i tifosi: "Ma anche io mi devo svegliare - replica Mancini -. Chiunque indossa questa maglia dà sempre il massimo, fidatevi di me".
Al tifoso che gli dice che dentro Trigoria è una polveriera, il centrale giallorosso risponde: "Ti guardo negli occhi. Il gruppo squadra e l'allenatore sono la stessa cosa, fidatevi di noi. Noi siamo concentrati sul campo e sappiamo di dover dare di più".
Poi è la volta di Saelemaekers: "Cosa sta succedendo? Niente, queste cose succedono in tutte le squadre. So che è difficile per voi ma dovete capire che anche per noi lo è. Noi proviamo a dare tutto in campo ma può capitare che non si riescano a ottenere i risultati. Tutti noi vogliamo dare il 100%".
I tifosi poi incalzano i calciatori della Roma: "Lo sapete dove stiamo? Stiamo andando in Serie B!". "La colpa è nostra - risponde Soulé-. I responsabili siamo noi".