Roma contestata a Termini al rientro da Firenze e ora Juric rischia grosso
Cresce la tensione in casa Roma e dopo il 5-1 subito a Firenze la squadra giallorossa ha fatto ritorno nella notte nella Capitale. Ad attenderli alle 2 fuori da stazione Termini un centinaio di tifosi. "Fuori le palle", il coro urlato ai calciatori romanisti.
Lorenzo Pellegrini, insieme a Gianluca Mancini, Bryan Cristante e Paulo Dybala, accompagnati dalla sicurezza romanista e dalle forze dell'ordine, sono poi andati verso i tifosi per un veloce confronto.
E del resto, sono ore frenetiche in casa Roma. La sconfitta del Franchi fa traballare la panchina di Ivan Juric e in attesa che i Friedkin prendano un indirizzo, il diesse, Florent Ghisolfi, annulla il volo per Parigi che lo avrebbe portato a presenziare alla cerimonia del Pallone d'Oro.
Il manager, l'unico a Trigoria in questo momento, è rimasto così nella capitale per mantenere un filo diretto con i Friedkin che in questo momento si trovano a New York.
L'amarezza di Juric
Ieri sera, dopo la partita, lo stesso Juric non aveva potuto fare a meno di mostrare la propria amarezza per il pessimo risultato e, più in generale, per tutto il contesto: "Abbiamo buttato nel cesso 40 giorni di lavoro".
E la verità è che a pagare il momentaccio giallorosso potrebbe essere proprio il tecnico croato che rischia un esonero che, in fin dei conti, se dovesse arrivare non sorprenderebbe davvero nessuno.
Lo sfogo del capitano
Dalla sua, Lorenzo Pellegrini ha assicurato che "se il problema sono io sono pronto ad andare via per il bene della Roma. Bisogna guardarci in faccia ed essere onesti, essere uomini abbiamo fatto schifo". Il capitano ha, tra l'altro, ammesso: "Certo, se vado ad analizzare questa partita non mi dà alcun spunto positivo per ripartire. Ma siamo tutti qui per fare il bene della Roma e si sa quanto conti per me questa squadra. Ecco perché serate come queste sono doppiamente difficili per il sottoscritto''.
Sul rapporto con Juric ha dichiarato: "Il clima nello spogliatoio non è facile, e comunque con Ivan la squadra ha sempre dato tutto. Se la squadra è con l'allenatore? Tutti abbiamo sempre cercato di fare e dare il massimo per la Roma, non posso permettermi che accada il contrario. Di certo se una squadra inizia con un tecnico e dopo 4 partite ne ritrova un altro vuol dire che - ha puntualizzato - qualcosa non ha funzionato".
Mancini spiega la sua esclusione all'intervallo
Gianluca Mancini nel day after della sconfitta contro la Fiorentina prova a minimizzare sul clima dello spogliatoio della Roma.
Nell'intervallo del Franchi, infatti, si sarebbero accesi gli animi tra il difensore e Juric che ha poi deciso di non farlo rientrare in campo.
Ma oggi, uscendo da Trigoria dopo gli allenamenti, il 23 giallorosso, fermandosi con dei tifosi fuori il centro sportivo ha spiegato le motivazioni sul perché non fosse in panchina a seguire il secondo tempo della sua squadra.
"Perché sono rimasto negli spogliatoi? Lo scorso anno fu uguale...", la replica di Mancini a chi gli chiedeva, poi via con la sua auto.
A dirigere l'allenamento è stato sempre Juric, il quale sembra veleggiare verso una fiducia a tempo. A meno di clamorosi scossoni dovrebbe esserci lui sulla panchina della Roma nella sfida di giovedì sera contro il Torino. Ma i risultati delle prossime partite saranno determinanti per restare sulla panchina giallorossa.