Si torna in campo dopo la rigenerante parentesi per le nazionali. Rigenerante per Luciano Spalletti e i tifosi azzurri che, dopo la drammatica campagna di Germania in occasione dell'ultimo Europeo, si sono risollevati, battendo la Francia al Parco dei Principi e Israele, tra una polemica e l'altra, a Budapest.
Rigenerante in particolar modo per Davide Frattesi, Tijjani Reijnders, Scott McTominay e Tommaso Baldanzi - protagonisti assoluti con le rispettive nazionali - che hanno mandato un chiaro messaggio sul loro attuale stato di forma ai propri allenatori in vista della ripresa del massimo campionato.
E, probabilmente, sono proprio i tecnici delle 20 squadre di A - e i loro colleghi degli altri tornei top - a non considerare rigenerante la parentesi internazionale appena conclusa. E, dal loro punto di vista, non hanno torto.
E già, perché se è vero che il ct della Spagna, Luis De la Fuente, è sbottato in conferenza stampa assicurando che "le nazionali sono vittime e non colpevoli del calendario", è altrettanto vero che tra infortuni, ore accumulate di volo e chilometri nelle gambe, i migliori calciatori del campionato non sono di certo tornati riposati. Ma per dirla ancora con il commissario tecnico della squadra campione d'Europa "se a settembre non posso far giocare due partite a un calciatore, caliamo il sipario che è meglio".
Il calendario s'infittisce
Quello che è certo è che da questo momento in poi e fino al prossimo mese di luglio non ci sarà più respiro, soprattutto per i giocatori che, fortunatamente per loro e loro malgrado, disputeranno il nuovo super mondiale per club della Fifa in programma all'inizio dell'estate 2025.
Da lunedì prossimo si riparte, infatti, con i viaggi continentali. A cominciare dalla Champions League il cui inizio precederà di una settimana quello dell'Europa e della Conference League.
Ed è per questa ragione che i tecnici di due delle quattro capoliste, Inter e Juve, e le altre tre squadre che prenderanno parte alla massima competizione europea dovranno cominciare sin da subito a comporre i rispettivi puzzle settimanali.
Dubbi e certezze
E se, dopo aver iniziato il maniera più che positiva il torneo nazionale, Simone Inzaghi e Thiago Motta potranno farlo con una certa tranquillità (a Monza e Empoli rispettivamente), Paulo Fonseca e Vincenzo Italiano sono già in affanno e potrebbero arrivare all'esordio continentale in una situazione ancora peggiore se il Milan e il Bologna dovessero aggiungere al loro già scarso ruolino di marcia un ulteriore passo falso, rispettivamente, contro il Venezia e il Como.
Meno preoccupante, invece, la situazione dell'Atalanta. A differenza dei suoi due colleghi, infatti, Gian Piero Gasperini non aveva bisogno delle prime tre partite di campionato per far innamorare di lui i propri nuovi tifosi. Il popolo nerazzurro lo adora già e sono pochi i dubbi sul fatto che la Dea riacquisterà presto la sua solita velocità di crociera.
E si giocherà proprio a Bergamo, domenica pomeriggio, il big match della quarta giornata che metterà di fronte all'Atalanta la Fiorentina di Raffaele Palladino che, dalla sua, comincerà la propria stagione europea, in Conference, la prima settimana di ottobre.
Per quanto riguarda le romane (l'Europa League riparte tra due settimane), per la Roma di De Rossi è già tempo di ripartire, sebbene il campo del Genoa non sia il posto più semplice dove farlo, mentre la Lazio ospiterà all'Olimpico il Verona con l'obiettivo di ripetere quanto di buono fatto vedere con il Milan. A chiudere il programma del quarto turno, la sfida del Napoli a Cagliari e gli impegni delle altre due capoliste: Torino-Lecce e Parma Udinese.