Quando il troppo stroppia, Zapata e Bremer le ultime vittime di un calendario fittissimo
Duvan Zapata e Gleison Bremer hanno in comunque non solo la residenza nella città di Torino ma anche una bella dose di sfortuna. Entrambi, infatti, sono stati da poco vittima di un infortunio al ginocchio che farà perdere loro quasi tutto il resto della stagione 2024-25. Due lesioni importanti a un'articolazione fondamentale per un calciatore, che si rivela sempre più fragile per colpa dei tanti impegni.
L'impatto delle gambe sul terreno di gioco e i tanti cambi di direzione, infatti, sono la causa principale delle rotture di legamenti dei vari menischi o crociati. Nei casi del centravanti del Torino e del difensore della Juventus, parliamo inoltre di due calciatori che fanno molta leva sulla fisicità e non si risparmiano mai nell'allungo o nello scontro. Vuoi per andare a rete o per impedire all'avversario di segnare.
I casi spagnoli
Di un'altra categoria ma comunque competitivi, e quindi soggetti a lesioni come tutti, gli infortuni di Rodri e Carvajal, due pilastri della Spagna e dei rispettivi club, ossia Manchester City e Real Madrid, che sono stati anche loro recentemente vittima di un grave infortunio alla principale articolazione. In comune, questi quattro giocatori hanno la pressione fisica e mentale di dover partecipare a una serie di competizioni ravvicinate che col tempo logorano il fisico anche dei più resistenti.
Un mal comune che, tuttavia, non è affatto mezzo gaudio. Perché si gioca ormai troppo, e la nuova Champions League, nella quale si prevedono minimo otto partite a squadra invece di sei, ha aumentato ulteriormente le potenziali lesioni. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, gli esperti confermano che il massimo di partite da disputare a stagione sono 55, mentre oggi se ne arrivano a giocare anche 70.
Il tutto, con il Mondiale per club alle porte. All'inizio della prossima estate, infatti, 32 squadre saranno impegnate nell'evento pioniere della FIFA che verrà disputato negli USA. Alcune di esse arriveranno in fondo, ossia finiranno la stagione quasi a metà luglio. Per quelle di Premier, di Bundesliga e il Psg, il potenziale tempo di vacanza e di recupero sarebbe dunque di meno di tre settimane prima dell'inizio del seguente campionato nazionale. Un evento, quello statunitense, che potrà lasciare il segno anche in modo negativo sul corpo dei calciatori.