Pradè e Italiano annunciano l'addio: "Speravo di chiudere questa esperienza con un trofeo"

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Pradè annuncia l'addio di Italiano: "Speravo di chiudere questa esperienza con un trofeo"

Vincenzo Italiano lascia
Vincenzo Italiano lasciaProfimedia
Il ds e il mister della Fiorentina ufficializzano la separazione col tecnico: "Fino a venerdì la nostra speranza era di continuare insieme"

"Abbiamo passato dieci minuti nello spogliatoio veramente commoventi, abbiamo fatto un percorso con Vincenzo. Fino a venerdì la nostra speranza era di continuare insieme e, con la Coppa, sarebbe cambiato tutto. Ci lasciamo professionalmente, ma non a livello umano. Abbiamo le idee chiare e siamo ambiziosi. Vogliamo assolutamente migliorarci".

Dai microfoni di Dazn, il ds della Fiorentina Daniele Pradé ufficializza la separazione fra la società e il tecnico che, in queste ultime stagioni, ha guidato la Viola.

Italiano chiude con una vittoria
Italiano chiude con una vittoriaStats Perform

Ma adesso è Palladino il profilo giusto per la Fiorentina? "E' stato avvistato venerdì sera e noi la mattina abbiamo parlato con Vincenzo - risponde Pradè - Ci dobbiamo muovere, abbiamo il massimo appoggio del presidente e ora senza Barone la responsabilità sportiva è mia. Dovrò essere lucido nelle scelte".

Qualche parola sulla sconfitta con l'Olympiacos nella finale di Conference League. "E' stato un dolore grande. Ci dobbiamo scusare con i nostri tifosi, che non abbiamo ringraziato - dice Pradè -. Più di diecimila ad Atene e più di trentamila al Franchi, oltre ai tremila al Viola Park. Chiedo scusa a nome di tutta la società: non voglio trovare scuse, ma siamo stati travolti da una situazione di incredulità che ci ha portato a non essere lucidi in una situazione del genere. Abbraccio i tifosi uno ad uno e siamo dispiaciuti di non aver regalato loro il trofeo". 

Italiano: "Giusto lasciare spazio a nuove idee"

Anche Vincenzo Italiano, intervistato da Dazn, ufficializza la decisione di lasciare la Fiorentina.

"Speravo di chiudere questa esperienza in altro modo, portando e regalando un trofeo a Firenze, me ne vado da persona diversa rispetto a quando sono arrivato. Sono stati tre anni splendidi, peccato per le finali, dispiace solo per quello, qui lascio dei rapporti fantastici".

"Perché me ne vado? Quando non si riesce ad andare oltre ad un certo livello, la gente ti chiede sempre di più ed è giusto lasciare spazio a nuove idee e nuove persone che possano far crescere ulteriormente questo gruppo".

"Ci siamo posti degli obiettivi, tornare in Europa e correre forte in tutte le manifestazioni - dice ancora l'ormai ex allenatore della squadra viola - e credo che ci siamo riusciti. Siamo cresciuti tutti in modo esponenziale, dai calciatori alla società passando dal sottoscritto e dallo staff".

"Le critiche? Ho capito che a Firenze c'è tanto amore per la squadra ed alcune di queste me lo hanno fatto capire, altre mi hanno fatto male ma sono cresciuto".

"Oggi Gasperini mi ha detto che il nostro percorso, le finali raggiunte ed arrivare sempre in fondo a tutto, resterà nella storia viola anche senza un trofeo vinto - racconta Italiano - e che ci sono dei bocconi amari da mandare giù. Da domani inizierò a programmare il mio futuro, come farà il direttore Pradè con grande amore e passione per questa maglia".